Tonelli: "Mi avrebbe fatto piacere rappresentare la mia città, ma sono un pò mercenario: nel calcio non c'è romanticismo"

21.05.2016
08:00
Redazione

Il nuovo difensore del Napoli, Lorenzo Tonelli, rilascia alcune dichiarazioni in conferenza stampa, parlando del suo passato e del suo futuro. Innanzitutto, ecco le sue considerazioni quando gli si chiede di Rugani: "Ci siamo sempre aiutati a vicenda, per come gioca Sarri non esistono individualità ma solo spirito di gruppo. Deve diventare più cattivo e sarà un grandissimo". Sarri lo aspetta, ma attualmente la testa dev'essere alla Nazionale. Possibilità di volare in Francia? «Se riesco a dare il massimo avrò l'1% di possibilità... farei anche il portaborracce». Se fosse diventato avvocato (invece di lasciare Giurisprudenza dopo due esami) forse avrebbe fatto un'arringa più convincente, ma le sue carte vuole giocarsele sul campo di Coverciano. Su quel prato verde che spiava dall'adiacente società dilettantistica Settignanese dove ha iniziato, proprio accanto alla Centro tecnico federale: «Mi chiedevo se sarei mai arrivato qui. E' una cosa surreale, se penso alla strada che ho fatto in pochi metri di distanza». E poi, un'uscita forse un po' infelice: «Sono un po' mercenario come altri perché a parità di squadre non c'è il romanticismo. Mi avrebbe fatto piacere rappresentare la mia città, ma non c'è mai stato niente di concreto. Sono felice e non mi pento delle scelte che ho fatto». Non poteva esserci il viola nel suo cammino colorato solo d'azzurro: prima l'Empoli, ora la Nazionale e poi il Napoli.

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