Torino, il piccolo Kevin è stato calpestato ma salvato da un ragazzo di colore, la sorella: "Lo stavano stritolando nessuno sentiva le urla"

05.06.2017
12:00
Redazione
Quella partita era il suo sogno. Non ci avrebbe mai rinunciato. Alla fine gli è costata quasi la vita. Kevin, 7 anni, è ancora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione del Regina Margherita di Torino. Sabato sera era a vedere la finale di Champions in piazza insieme alla sua sorella, Zhiji, di 20 anni. Lui era ancora troppo piccolo per andarci da solo e i suoi genitori non potevano accompagnarlo. È bastato un attimo per cambiare per sempre quella che doveva essere una serata di festa. «All’improvviso — racconta la sorella all'edizione Nazionale de La Repubblica — si sono messi tutti a correre. Erano così tante persone. Non c’è stato nulla da fare: erano più forti di noi: siamo caduti entrambi. Non riuscivamo più a rialzarci». La piazza era stracolma di persone: le ultime stime parlano di almeno 30mila tifosi. «Kevin era per terra, con tutti che lo pestavano e gli passavano sopra con il loro peso. Io provavo a gridare, ma non mi sentivano. Per fortuna un ragazzo di colore si è accorto che lì sotto c’era un bambino. Si è tuffato tra la folla ed è riuscito a prenderlo, a tirarlo su. Era molto muscoloso e con il suo corpo è riuscito a fagli da scudo. Se non fosse stato per lui mio fratello sarebbe morto. Vorremo tanto poterlo ringraziare». Dopo averlo portato in un luogo sicuro, ha chiamato i soccorsi. Ad aiutarlo è arrivato anche un altro signore italiano, Enrico, che ieri è andato a trovare la famiglia in ospedale. «Ci hanno portati prima al Mauriziano — dice ancora Zhiji — poi visto che mio fratello era molto grave lo hanno trasferito al Regina Margherita, l’ospedale pediatrico di Torino». 
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