Tragedia Sala, Gazzetta: "Avvistati un sedile e un giubbotto arancione, speranze ridotte a zero. Perchè scegliere un aereo così piccolo? Perchè rischiare?"

23.01.2019
13:40
Redazione

Emiliano Sala, attaccante del Cardiff, non si fidava di quel Piper Malibu utilizzato nel tragitto Cardiff-Nantes, dove era sbarcato per dare l’ultimo

Emiliano Sala, attaccante del Cardiff, non si fidava di quel Piper Malibu utilizzato nel tragitto Cardiff-Nantes, dove era sbarcato per dare l’ultimo saluto alla sua ormai ex squadra. Il velivolo è decollato alle 19.15 e alle 20.23 è scomparso dai radar, al largo del Canale della Manica, a Nord dell’isola di Alderney e a Ovest del faro di Casquets: da quel momento non si sono più avute notizie del pilota e del centravanti argentino, come racconta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:

“Le ricerche sono iniziate alle 21 di lunedì e sono state sospese cinque ore dopo, alle 2 di martedì, quando le condizioni meteo, con le onde del mare superiori ai due metri di altezza, hanno costretto i soccorritori a tornare alla base. Nel pomeriggio, mentre stava per calare la notte, sono stati avvistati alcuni detriti che apparterrebbero all’aereo: un sedile e un giubbotto arancione. Le speranze di ritrovare vivi Emiliano e il pilota sono praticamente ridotte a zero: anche in caso di ammaraggio, con le temperature fredde della zona, si può sopravvivere solo un’ora in mare. La riflessione più scontata è perché sia stato scelto un velivolo così piccolo per sorvolare il Canale della Manica in un periodo meteo complesso come quello invernale. Perché non è stato usato un bimotore? Perché rischiare?”

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