Trapattoni: "Higuain mi ricorda un attaccante devastante. Mancini è il primo a non divertirsi a vedere la sua squadra"

27.11.2015
10:10
Redazione

Giovanni Trapattoni ha rilasciato un'intervista a Il Mattino:  

Giochiamo questa partita? «Penso che sia Sarri che Mancini diano un’importanza piscologica notevole al match. Mi spiego: i tre punti non faranno la differenza, perché non siamo nemmeno al giro di boa. Ma conterà molto un altro aspetto: chi vince può capire che ce la può fare ad arrivare fino in fondo».

L’Inter è molto attendista. È così? «Il Mancio è pratico, ha esperienza, è un vincente e ha il suo stile. È il primo che non si diverte a vedere giocare la sua squadra. Ma l’Inter si difende con attenzione, puntiglio. Come faceva la mia Inter, certo. E sta crescendo in entusiasmo. Quando si cambia tanto, è normale che possa succedere: l’anno del mio scudetto nerazzurro avevo preso sei, sette giocatori nuovi. Proprio come questa Inter. Poi col passare del tempo cominciammo a fare molti più gol. E alla fine, se non ricordo male, ne facemmo persino di più del Napoli di Maradona. Non vorrei che la scintilla fosse scoccata proprio contro il Frosinone domenica scorsa». 

E il Napoli? «Vabbé, lì parliamo di giocatori stratosferici. Higuain non ha rivali nel nostro campionato. Ne ho conosciuti tanti di attaccanti possenti nella mia lunga carriera, ma pochi così decisivi come l’argentino negli ultimi venti metri. Mi ricorda spesso un altro attaccante del Napoli devastante: Careca. E poi c’è Insigne: credo che uno così forte debba essere preso in considerazione dalla Nazionale». 

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