
Trombetti: "La mossa saggia di De Laurentiis con Spalletti"
Guido Trombetti, ex Rettore dell’Università Federico II di Napoli, scrive su Repubblica ed analizza il momento attuale del Napoli:
"Il campionato è ormai concluso per il Napoli. Niente può più accadere di interessante per gli azzurri nelle ultime due gare da qui alla fine. Ancora per un po’ la discussione si concentrerà sulla valutazione della stagione. Sul piano razionale, si tratta di una valutazione positiva per aver il Napoli raggiunto l’obiettivo aziendale del ritorno in Champions, ed anzi qualche cosa in più perché sembra ormai agguantato il terzo posto finale in classifica. Sul piano emotivo, è deludente per aver visto sfumare il traguardo dello scudetto più volte posto alla portata del Napoli da rivali e contendenti non particolarmente agguerrite. E, si sa, i giudizi nascono sempre da un mix di razionalità ed emotività. Adesso però è il tempo in cui si progetta la squadra della nuova stagione. E ciò non può avvenire correttamente senza il contributo di un tecnico saldamente in sella. Pertanto, molto saggiamente De Laurentiis ha blindato Spalletti. «Secondo me l’allenatore è formidabile e l’uomo è serio, due cose che mi fanno dire che anche questa volta ho fatto centro», la sua forte dichiarazione, che chiude ogni spazio al dubbio. D’altro canto non è cambiando un allenatore all’anno che si costruisce un futuro solido. E sulla preparazione e l’esperienza del toscano non è possibile nutrire incertezze. Non ha preso casa in città. Vero. Ma è davvero una discriminante? Spalletti vive in albergo ma dall’alba al tramonto è a Castelvolturno a lavorare. Ed è quello che conta. Forse che Ottavio Bianchi si dilettava in scorribande cittadine? Ma ha Partenope nel cuore? Francamente mi sembra retorica pura. Gli allenatori sono zingari. Oggi qui, domani lì. Ci vorrebbe per loro un cuore ipertrofico capace di contenere tanti luoghi. Quello che resta è il ricordo che lascia in loro la città. Leggete quello che dicono di Napoli e dei napoletani, ad esempio, Bianchi ed Ancelotti. E, per favore, nessuno richiami le sviolinate di Sarri alla pizza ed al mandolino che grondavano di stucchevole retorica".