Tudor mette le mani avanti: "A Strinic servirà del tempo per adattarsi al campionato italiano. Sono due le sue migliori qualità"

31.12.2014
10:30
Redazione

«A Strinic servirà sicuramente un po’ di tempo per adattarsi alla serie A, ma per il Napoli sarà sicuramente un grande innesto perché ha corsa e tanta forza nelle gambe per fare tutta la fascia». Parola di Igor Tudor, ex difensore della Juventus che è stato collaboratore tecnico di Reja sulla panchina dell’Hajduk Spalato che è stato intervistato dai colleghi de Il Mattino. In quella stagione il terzino sinistro della squadra croata era proprio Ivan Strinic, nuovo acquisto del Napoli. Ecco perché Tudor lo conosce così bene. Che giocatore è Strinic? «È un terzino sinistro dalle qualità sia offensive che difensive. Un giocatore che è già da anni ad un buon livello. Ha buona tecnica e spinge molto sulla fascia». Come le è sembrato nella sua esperienza all’Hajduk Spalato? «Con noi giocava sempre da terzino basso a sinistra, ma può giocare anche nei cinque di centrocampo in una posizione leggermente più avanzata». Arriva dal Dnipro dove ha giocato stabilmente sia incampionato che in competizioni europee. «In Ucraina ha giocato in un campionato che è molto competitivo con 4 o 5 squadre molto forti ecco perché sono convinto che sia pronto e abbia già accumulato tanta esperienza». La sua qualità migliore? «Sicuramente la grande corsa. E poi ha anche un ottimo piede sinistro con il quale può mettere tanti cross buoni per gli attaccanti». Era il giocatore che serviva alNapoli? «Queste sono valutazioni che certamente avranno fatto Benitez e il suo staff. Il Napoli è una buona squadra e ha già ottimi giocatori. Strinic farà bene e si metterà al servizio del gruppo mettendo in mostra le sue qualità fisiche e tecniche». Con l’arrivo di Strinic il Napoli può colmare il distacco tecnico dalla Juve? «La differenza tecnica tra due squadre non può essere livellata con il solo arrivo di un terzino. La società azzurra avrà pensato a quest’acquisto come valido rinforzo ma non credo sarà l’unico». Secondo lei è già pronto per il salto nella serie A? «Forse gli servirà un po’ di tempo per adattarsi perché il livello in Italia è più alto rispetto all’Ucraina soprattutto dal punto divista tattico. Ma stiamo parlando di un giocatore che ha tutte le qualità per potersi integrare al meglio». Da ex giocatore della Juventus, come vede la lotta per lo scudetto qui in Italia? «Seguo il campionato dalla Croazia e noto che la Juve ha una marcia in più rispetto alle altre. La sua forza è nella società che è davvero unica. Poi ha anche un’ottima rosa e un grande allenatore come Allegri che riesce a tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Solo la Roma può starle dietro anche se non credo riuscirà a superarla». Napoli, quindi, fuori dai giochi? «Difficilmente può entrare nella lotta allo scudetto anche se nel calcio tutto è sempre in discussione. Al momento penso che sarà una lotta a due con la Roma, ma la Juve è favorita». Ma cosa è cambiato rispetto alla serie A dei suoi tempi? «Il campionato italiano è sempre affascinante anche se il problema economico influisce sulla qualità che sicuramente non è al top come 10 anni fa. La differenza si vede soprattutto in Europa dove le italiane fanno fatica. Personalmente mi auguro che il calcio italiano torni a quei livelli e spero di vedere trionfare un’italiana in Champions o in Europa League al più presto».

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