Tuttosport attacca: "Insigne + Immobile = 0 gol! Furoreggiano con Napoli e Lazio, ma in Nazionale stentano. Il problema è serio..."

18.11.2018
10:30
Redazione

Secondo l'edizione di oggi di Tuttosport, l’azzurro Italia è un colore ancora sbiadito per chi nel suo club, che si tratti di azzurro

Secondo l'edizione di oggi di Tuttosport, l’azzurro Italia è un colore ancora sbiadito per chi nel suo club, che si tratti di azzurro Napoli o (bianco)celeste Lazio, furoreggia. Lorenzo Insigne e Ciro Immobile hanno ancora una volta mancato l’appuntamento con il gol e il loro digiuno è coinciso con la mancata vittoria e la fine dei sogni - se così si possono chiamare - dell’Italia di raggiungere la final four di Nations League. I 10 gol di Insigne e i 9 di Immobile fra campionato e coppe europee, si sono infranti contro il muro del Portogallo, nonostante i due abbiano provato fin da subito, dopo cinque minuti, a illuminare la fredda notte milanese. 

 LAMPI ED ERRORI Era destino, infatti, che il primo tiro in porta di Italia-Portogallo, a un anno e quattro giorni dalla nefasta serata di Italia-Svezia, sempre a San Siro, dovesse essere di colui che quella partita la osservò tristemente dalla partita, ovvero Insigne. E’ stato il napoletano, infatti, a creare il primo pericolo per la porta di Rui Patricio al 5’ del primo tempo, con uno slalom da trequarti fino al limite dell’area e poi col destro secco che il portiere portoghese ha respinto in tuffo, ringraziando poi Immobile che da pochi passi ha sparato in curva il tap-in del possibile vantaggio. Già, Insigne e Immobile, due dei tre scugnizzi del Pescara di Zeman (il terzo era Verratti) nel tridente azzurro di Mancini completato da un Chiesa forse troppo poco sfruttato per la libertà di cui ha goduto soprattutto nella prima frazione. Insigne per la panchina con la Svezia e Immobile per lo spazio reclamato a suon di gol in Serie A e dopo i mugugni mostrati nella trasferta in Polonia quando era rimasto 90 minuti in panchina con Lasagna passatogli davanti nelle gerarchie, erano per motivi diversi i due osservati speciali della gara di ieri sera e dai loro piedi sono arrivate le occasioni più importanti della Nazionale.

 CALO E SOSTITUZIONE Insigne ha creato (da una sua punizione è arrivato un colpo di testa di Bonucci che ha sfiorato il palo), Immobile, purtroppo, non ha concluso: nell’Italia dei piccoletti e del falso nueve - la formula adottata da Mancini con Ucraina e Polonia a ottobre -, il bomber della Lazio ha cercato con fatica di trovare i suoi spazi. Ha provato a duettare nel tiki-taka offensivo degli azzurri e quando ha dettato il passaggio in profondità è stato servito col contagocce, anche se al 35’, quando Verratti lo ha imbeccato in verticale, ha sparato su Rui Patricio in uscita, fallendo così la seconda ghiotta opportunità della sua serata. Probabilmente il centravanti della Lazio ha sofferto anche la pressione che si è “autoinflitto”, per la voglia, forse troppa, di voler dimostrare di poter dare il suo contributo anche in azzurro e nella ripresa, complice anche il calo degli azzurri, è sparito dal campo fino al cambio poco prima della mezzora con Lasagna. 

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