Cavani, i figli gli fanno sempre la stessa domanda: "Papà, ma quando torni a Napoli?"

18.11.2018
10:15
Redazione

Come riporta l'edizione odierna di Tuttosport, uno squarcio d’azzurro tra un grigiore e l’altro. E pure 55mila applausi che Cavani ha

Come riporta l'edizione odierna di Tuttosport, uno squarcio d’azzurro tra un grigiore e l’altro. E pure 55mila applausi che Cavani ha ricevuto al San Paolo il 6 novembre scorso, quando Napoli e Psg si sono sfidati in una partita molto delicata per il passaggio agli ottavi di Champions. E poi i sorrisi, tanti, che hanno rimodellato l’espressione del Matador, nel rivedere amici di un tempo e tifosi di oggi, tutti a stringergli la mano, tutti a chiedergli: ma quando torni? La stessa domanda che gli hanno rivolto pure i figli Bautista e Lucas, napoletani d’adozione e tifosi della squadra che potrebbe essere nuovamente quella del papà. La sera del 5 novembre, la prole di Cavani varcò l’ingresso dell’hotel Palazzo Caracciolo che ospitava il Psg, per abbracciare il genitore che vorrebbero vestisse nuovamente la maglia della loro squadra del cuore: il Napoli. E Cavani, cosa ne pensa? In fondo a 31 anni, con un bel patrimonio già accumulato, potrebbe anche sentirsi stufo di stare da solo nella fredda Parigi, dove riesce a vedere i suoi figlioli per sole due volte al mese, quando l’ex moglie Soledad li accompagna con il volo diretto dallo scalo di Capodichino a Charles de Gaulle. E poi, il clima nello spogliatoio del Psg è diventato per lui quasi irrespirabile, a causa di questa disputa costante e snervante con Neymar. Nonostante gli sforzi di Al-Khelaifi per far trionfare la pace tra di loro, la tensione resta alle stelle e si acuisce di gara in gara. 

Episodio decisivo L’ultimo episodio, quello andato in scena venerdì sera all’Emirates Stadium di Londra, potrebbe risultare decisivo per Cavani in chiave addio al Psg. Durante l'amichevole fra Brasile e Uruguay (vinta dalla Nazionale verdeoro per 1-0, rigore di Neymar) all’84' Cavani si mette a rincorrere il compagno di squadra del Psg, ripiegando sulla linea laterale ed entrando duramente sul suo piede sinistro. Fallo di frustrazione, a causa di un tunnel precedente, e scatta pure l’ammonizione per il Matador. E non è finita lì. Cavani tende la mano a Neymar e lui la prende controvoglia, si sfila dalla stessa con un gesto di stizza. Apriti cielo: lo sguardo luciferino e il commento di Cavani avrebbero incenerito chiunque. Una tensione già nota, perché scoppiata per la prima volta un anno fa, a causa di un rigore contro il Lione che l’uruguagio pretendeva di calciare per l'anzianità parigina, invece Neymar voleva far pesare l’etichetta di “giocatore più caro della storia del calcio”. Agguantarono il pallone in due ed a muso duro pretendevano di prevalere. 

La strategia Il rapporto si è deteriorato successivamente, con gli atteggiamenti in campo: l’uno che non passa la palla all’altro ed un feeling via via scemato, fino a trasferirsi nello spogliatoio che oggi vede Cavani in una condizione quasi di emarginazione. Episodi che lascerebbero pensare ad un addio ormai certo nel prossimo mercato estivo, con il Napoli che osserva interessato agli sviluppi della vicenda.
La strategia e l’offerta del presidente De Laurentiis sono ormai ben note: spalmare l’attuale contratto con il Psg da 12 milioni a stagione fino al 2020, con un quadriennale da 6/7 milioni annui per quattro stagioni. Una proposta che il patron azzurro non ha mai fatto a nessun altro ultratrentenne e ora cancellerebbe il suo codice contrattuale solo per Cavani. E solo per accontentare Ancelotti che da tempo gli ha chiesto un rinforzo che permetta al Napoli il definitivo salto di qualità

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