Tuttosport tira di nuovo in ballo il Napoli: ha rivalutato il marchio a 75mln, tutto per gli attivi di bilancio

08.12.2022
10:15
Redazione

La situazione è drammatica. Il mondo del calcio italiano è schiavo di un sistema malato che ha portato alla luce plusvalenze sospette, condizionato da contrattazioni di mercato “sul filo”: valori gonfiati, trattative con commissioni esagerate e accordi sottobanco. Il tutto è stato ribadito in onda su Rai 3 durante una inchiesta della trasmissione Report, racconta Tuttosport.

Calcio, anche il Napoli vende il marchio

“Dai risultati del bilancio chiuso al 30 giugno 2022 con un rosso di 66,5 milioni di euro è emerso che il Milan ha rivalutato il marchio a 200 milioni di euro. Anche l’Inter nel bilancio 2020/21 ha rivalutato marchio e library per 212 milioni di euro circa, con una riserva di rivalutazione pari a oltre 203 milioni.  La cifra più alta tra i club di Serie A riguarda l’Udinese (con stadio e altri asset) per una rivalutazione di 233 milioni di euro e una riserva di rivalutazione di 226 milioni circa. Tra le big del massimo campionato italiano chiude il Napoli, il cui valore del marchio «iscritto in bilancio al 30 giugno 2021 è pari ad euro 75.000.000». Anche in questo caso l’effetto della rivalutazione è stata feroce sugli attivi di bilancio. Un “aiuto” da 935 milioni di euro per i club che hanno usato questo dumping. Una norma che possono sfruttare solo i club che redigono i bilanci seguendo i principi contabili italiani (OIC) e non quelli internazionali (IFRS) e, quindi non la Juventus”

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