Una bella sorpresa per Zapata. Un po' Zalayeta, un po' Vieri: il magic moment del fan di Kratos!

24.10.2013
12:50
Luca Cirillo

Dall’anonimato a superstar. Nella vita normale questo passo è enorme, ma nel calcio può durare di un istante: magari proprio il tempo di infilare il pallone proprio sotto l’incrocio. Duvan Zapata ha lasciato l'anonimato siglando un gran gol al Velodrome, il primo in assoluto con la maglia del Napoli, entrnado tra gli autori di gol stellari di questa edizione della Champions League.

IL CORAGGIO DI RAFA. Quando Rafa Benitez lo ha mandato in campo Napoli tremava: “Ma come, Zapata in campo? E perché non Pandev?”. In effetti le prime apparizioni del colosso colombiano, arrivato in estate, non sono state esaltanti. Anche il suo arrivo è stato in sordina, lo scorso 24 agosto, a pochi giorni alla chiusura del mercato. Neanche una presentazione alla stampa: la sua voce è stata ascoltata per la prima volta nel dopo gara del Velodrome, e Zapata è stata una scoperta per tutti: anche per i cronisti che mai hanno avuto la possibilità di vederlo in allenamento, visto che questi sono sempre a porte chiuse.

VIA LA DIVISA TRASPARENTE. E quindi ci ha pensato lui a togliersi di dosso la divisa trasparente dell'anonimato: sul suo viso da duro si è materiallizato un sorriso allegro di 20enne, che di “cattivo” non ha proprio nulla. «Benitez ha ragione, devo ancora imparare il calcio italiano», ha detto dopo la gara col Marsiglia, quasi scusandosi per quella prodezza inaspettata. Gli manca la sua compagna e suo figlio, ma ad aiutarlo ci sono i suoi genitori, arrivati da qualche giorno.

LA PERLA NERA. Duvan Zapata è nato nel 1991 a Cali in Colombia: ha fatto vedere le cose più belle in Argentina, dove ha cominciato a giocare nel 2011, quando è passato all'Estudiantes. Ha debuttato il 26 settembre col Belgrano, siglando un gol meraviglioso in Primera Division. Un esordio da applausi, un po' come quello in Champions col Napoli. Le presenze furono soltanto 11, ma le reti arrivarono a 5. Al Napoli viene proposto a luglio nell'affare Jackson Martinez, perché i suoi procuratori (gli stessi di Neto e Villas- Boas, trattati dal Napoli di recente) erano tra gli intermediari nella trattativa per Jackson Martinez. Loro hanno provato a paragonare Zapata al bomber del Porto, e a quanto pare sono pure riusciti a convincere Bigon. De Laurentiis ha sborsato 5,5 milioni per prenderlo a titolo definitivo.

UN PO’ ZALAYETA, UN PO’ VIERI. Le sue caratteristiche sono quelle della prima punta poderosa fisicamente. A chi lo ha seguito in Argentina ricordava molto Zalayeta, ai più entusiasti perfino Vieri. A Napoli il presidente Aurelio De Laurentiis ha deciso che si deve chiamare Duvan (il suo nome di battesimo), e non Zapata. Così hanno scritto sulla maglia, e così tutti i tesserati sono obbligati a chiamarlo.Lui non ha capito bene il motivo, ma di sicuro la cosa lo diverte.

​DUVAN O KRATOS? Non ama ballare, né ascoltare la musica sudamericana. Come svela Calciomercato. com preferisce uscire sempre in compagnia perché non capisce cosa la gente gli dice. Sotto la timidezza, un carattere ambizioso e sicuro di sé. Si diverte coi videogiochi, e quando li acquista si sincera che sia presente la lingua spagnola. Uno dei suoi preferiti, dice chi lo conosce, è quello con protagonista un semidio greco, che un po' gli somiglia. Mentre in patria lo chiamavano 'Perla Nera', in Italia i suoi primi amici lo hanno ribattezzato 'Kratos', per una certa somiglianza col personaggio.

Fonte : Giovanni Scotto - Il Roma

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