Via senatori e tormenti: il malumore di chi sapeva di andar via quanto condizionava gli altri?

06.10.2022
09:10
Redazione

Il Corriere della Sera mette alcuni aspetti della rinascita del nuovo Napoli

Un articolo del Corriere della Sera mette in evidenza come alcune cessioni considerate dolorose hanno invece aiutato il Napoli ad essere libero di esprimere tutto il suo potenziale.

Spalletti ha iniziato la sua semina quando è arrivato, lavoro propedeutico ai risultati di oggi. Probabilmente anche la «delusione» (e non gioia per una qualificazione Champions assente da due anni) dello scudetto mancato ha reso inevitabile l’allegerimento. La ventata d’aria fresca è il segno dei tempi, un cambiamento necessario e probabilmente anche fisiologico. Oltre che una filosofia che la società ha sposato. Gli effetti così dirompenti lasciano spazio a qualche considerazione. Quanto il malumore di chi sapeva di andar via o sperava di andar via condizionava gli altri? Qual era l’atteggiamento in campo: vado e risolvo o aiuto i miei compagni? Quanta considerazione aveva un giovane nel cerchio magico dei «più forti»? Perché il rendimento (e l’umore) di giocatori come Politano o Mario Rui ora è migliore? I risultati: su 11 partite il Napoli ne ha vinte 9, non ha mai perso, ha segnato 31 gol e ne ha subiti soltanto 8. È primo nel suo girone di Champions ed è in testa anche in campionato, con 20 punti su 24. Ha vinto in modo netto, ma ha anche imbastito rimonte in campi difficili. È il Napoli che non subisce più (anche involontariamente) la legge del più forte. È un Napoli libero.

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