
Volpecina: "Al Napoli serve un'altra prima punta ed anche un difensore centrale. Mi auguro che gli azzurri facciano come l'Ajax"
Giuseppe Volpecina, ex calciatore del Napoli e della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista ad Il Roma:
Un Napoli che fa il suo gioco anche contro il Barcellona. Che dimensione ha raggiunto questa squadra? «Sono anni che il Napoli ha cambiato mentalità, fa la partita e cerca di governare la gara. Ormai è una squadra più europea che italiana, perché le italiane hanno un atteggiamento più difensivo. Anche a Torino contro la Juventus oramai cerca di imporre il suo gioco. Su questo non ci sono più dubbi, la squadra è mentalizzata. Mancano solo alcuni elementi ancora più forti di quelli che ci sono. La Juve in Italia e altre squadre in Europa hanno anche giocatori forti come i nostri, ma ne hanno di più quantitativamente di quel livello».
Cosa manca all’organico di questa squadra? «Nel dettaglio uno per reparto completerebbe la squadra. A partire dal difensore centrale, un altro fortissimo farebbe comodo. È vero che è arrivato Manolas, però è partito Albiol e ritengo il rapporto ingresso/uscita uguale. Forse a centrocampo c’è più completezza, mentre in attacco c’è un solo centravanti. Servirebbe un’altra prima punta».
Milik ancora una volta sottotono. Giusto puntare ancora su di lui oppure è il momento di cercare un altro centravanti? «È un ottimo giocatore, ma si può migliorare. Certo è che quelli più forti costano, quindi non è semplice. È anche un periodo non semplice per lui, perché è sotto l’occhio del ciclone e nel frattempo vuole dimostrare di essere da Napoli. Ha bisogno di un po’ di sicurezza e tranquillità. Certo è che qualsiasi squadra è sempre migliorabile, a meno che non si abbiano Cristiano Ronaldo e Messi. C’è sempre qualcuno più forte. Non è detto però che non possa arrivare però un attaccante da affiancare a Milik».
Un voto al calciomercato del Napoli fino ad ora.... «La sufficienza. Buoni acquisti, sicuramente. Però bisogna farequalcos’altro per diventare più competitivi. Sulla carta la distanza dalla Juve c’è ancora in maniera evidente, ma bisogna stare attenti all’Inter ora. L’obiettivo non deve essere solo lo scudetto, ma arrivare più in avanti possibile in Europa, togliendosi qualche sfizio come fatto dall’Ajax lo scorso anno».
L’arrivo di Lozano cosa porterebbe a questa squadra? «È un ottimo giocatore, ma ha caratteristiche molto simili ai giocatori già presenti nella rosa del Napoli. Ho il sentore che se arriva il messicano parte poi qualcun altro. Più che una punta lui è un esterno, ma in quel ruolo il Napoli è coperto abbondantemente».
E James? «Parliamo di un giocatore dalle grandi qualità tecniche, in grado di metterti a tu per tu con il portiere, ha un gran tiro, fa gol. Però c’è bisogno di metterlo nelle condizioni di rendere al massimo. Lo scorso anno l’ho visto anche mezzala addirittura. Ha fatto anche bene, grazie alle sue qualità, però poi lì perde qualcosa, come accadde un po’ con Hamsik spostato davanti la difesa. Sono convinto che dietro la punta possa dare il massimo. È il classico trequartista, il numero 10 dietro la punta che, libero di svariare, può dare qualcosa in più ad una squadra. Ancelotti poi lo conosce a memoria e potrebbe avere già le idee chiare su come schierarlo».
Dove vede a fine stagione questo Napoli? «Credo sia ancora presto, siamo ancora in fase di preparazione e la squadra è ancora da completare, quindi non possiamo dire con precisione che stagione sarà. L’inizio comunque è buono, bastano 1-2 inserimenti e ci possiamo divertire ancora di più. Spero di sbagliarmi, ma vedo il Napoli ancora secondo. Bisogna essere sportivi e, come ho detto prima, la Juve ha ancora qualcosa in più. Però il calcio è bello per questo, perché ci possono essere sempre delle sorprese. Per la qualificazione in Champions non ho dubbi, dato che questo Napoli non può essere fuori dalle prime quattro. A fine mese, quando l’organico sarà completo, saprò esprimermi in maniera più lucida».