Zoff: "La Juve è cannibale, ma il Napoli è imprevedibile ed i bianconeri dovranno stare molto attenti. Sivori? Indimenticabile la rissa del 1968"
Dino Zoff ha rilasciato alcune dichiarazioni all'edizione odierna de Il Mattino.
Che sfida questa sera? "È una partita dove si fa fatica a fare un pronostico, perché il Napoli di Sarri è imprevedibile, ha dimostrato di poter fare bene contro ogni avversario. La Juve deve stare molto attenta".
La Juve potrebbe non avere le motivazioni giuste? "Ma scherza? La Juve è un club cannibale, non si ferma mai. Lì hanno sempre fame, non trascurano nulla. Era così ai miei tempi e lo è anche adesso".
Iniziamo dai suoi ricordi: Juve-Napoli da juventino. "Senza dubbio quella dell'aprile del 75. Quella parata su Juliano salvò il risultato che era sull'1-1 e poi nel finale arrivò il gol vittoria di Altafini. Povero Josè, quante gliene hanno fatte passare per colpa di quella rete. Però, è vero: con quel successo ci garantimmo lo scudetto".
E da napoletano? "Me ne ricordo tante, anche perché a Napoli la sfida con la Juve è stata sempre vissuta come la partita dell'anno. Capivi subito che la domenica giocavi contro di loro perché improvvisamente gente che non si allenava mai, la vedevi al campo puntuale a correre"
Una volta finì a botte, nel 1968. "Al San Paolo successe di tutto. Sivori era stato costretto a lasciare la Juve dopo l'arrivo di Heriberto Herrera e non glielo aveva mai perdonato: ogni volta che Omar lo vedeva, tirava pallonate alla panchina. Per colpirlo. Ed Herrera si vendicava facendolo marcare duramente. Quella volta toccò a Favalli: Sivori commette un fallo su di lui, viene ammonito. Scoppia il putiferio, dalla difesa corre Panzanato. Un gigante. Io dalla porta vidi i calci e i pugni, una rissa enorme, non si capiva nulla. Sivori venne espulso e corse verso Herrera: Al ritorno veniamo in sei e vinciamo noi. Era un altro calcio".
Contro l'Atalanta il Napoli le è apparso in calo? "Ma no. Una serata storta può capitare. Mi impressiona la qualità del gioco di Sarri, così come mi impressiona la solidità del gioco di Allegri"