Conferenza De Laurentiis Spalletti ritiro Napoli Castel di Sangro
Conferenza De Laurentiis Spalletti ritiro Napoli Castel di Sangro

De Laurentiis: "Faremo di tutto per riportare lo Scudetto. Mertens e Koulibaly? Dipende da loro! Tratto con l'agente di Bernardeschi. Su Cavani e nuove maglie...". Spalletti: "Mercato? Sostenibile e competitivo" | VIDEO

30.05.2022
13:20
Redazione

Conferenza stampa Napoli con De Laurentiis e Spalletti che introducono il ritiro 2022 di Castel di Sangro e le ultime novità di calciomercato

Presentazione ritiro Napoli a Castel di Sangro: conferenza stampa con Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis alle ore 11.30  per dare il via alla prossima stagione degli azzurri. Si andrà in ritiro a Castel di Sangro, in Abruzzo, dal 23 luglio al 6 agosto. 

Ritiro Napoli Castel di Sangro, conferenza De Laurentiis Spalletti

A breve inizierà la conferenza stampa di presentazione del ritiro Napoli a Castel di Sangro. Interverranno  Aurelio De Laurentiis, Luciano Spalletti, Marco Marsilio (Pres. Regione Abruzzo) e Angelo Caruso (Sindaco Castel di Sangro):

Prende la parola De Laurentiis: "Questo sarà il terzo anno che andremo a Castel di Sangro dopo un primo ritiro in Trentino. Noi abbiamo un accordo per 12 anni, quindi dopo questo ne avremo altri 9. Alcuni si chiedono perché non facciamo Tourneè internazionali. Ieri Charlie Stellitano mi ha offerto di andare in Sud America per 1 milione e centomila dollari, ma ho rifiutato perché il ritiro è sacro. Si gettano le basi di tutto l'anno, che quest'anno sarà ancora più particolare per i Mondiali. Noi, senza l'Italia ai mondiali, saremo in pieno allenamento e sto cercando di convincere le altre società di intraprendere un campionato straniero per poter allenarci e stiamo esaminando la proposta. 

Perché non voglio andare fuori? Perché non voglio distrarre i miei sul mercato, né tantomeno stressare l'allenatore ed i giocatori con spostamenti e voli transoceanici che diventano pesanti ai fini della preparazione. Saremo a Castel di Sangro dal 23 luglio fino al 6 agosto e faremo da 3 a 4 partite con delle squadre europee che ospiteremo. Preferiamo noi pagare dei soldi per farli venire".

Parla Marsilio: "Grazie a tutti per aver scelto l'Abruzzo. Questa è la terza edizione di questo ritiro di 12, che conferma la soddisfazione per la parnership con il Calcio Napoli. Speriamo sia l'anno buono per vedere migliaia di tifosi dopo le prime due stagioni condizionate dal covid".

Ancora De Laurentiis: "Gravina mi ha portato a Castel di Sangro? Non è vero, mi ha portato il sindaco di Roccaraso quando ci portavo la Primavera in ritiro. Mi consigliò Castel di Sangro ed ho scoperto una roba incredibile per il ritiro del Napoli. In pochi giorni abbiamo trovato l'accordo. In questi giorni si parla tanto di Gravina per la questione Bari ma non è così, c'è una contrapposizione giuridica e vedremo come andrà. Le Federazioni non hanno la capacità di innovare che hanno le Leghe. Chi vuole comandare commette degli errori ed io gli ho rimproverato di non aver fatto niente sulla legge 91, ha solo parlato di playoff e playout senza fare un j'accuse contro il Governo. Chi presiede Federazioni ha bisogno di voti e non prende mai posizioni che possono essere scomode".

Riprende la parola Marsilio: "Vogliamo far conosce l'Abruzzo a chi ancora non ha ammirato le nostre bellezze. Vogliamo unire l'opportunità del ritiro del Napoli per incentivare la promozione turistica e per visitare i nostri ottimi impianti sportivi e non solo.  Vogliamo dare una mano a mister Spalletti ed ai giocatori di prepararsi al meglio per arrivare alla vittoria di tanti trofei".

E' il turno di Angelo Caruso (sindaco Castel di Sangro): "Per noi onore avere un club blasonato come il Napoli. Questo ritiro ha infranto il limite territoriale, che con questa esperienza ha sancito come i ritiri si possono fare anche da noi e non solo al nord. Questa scelta è avvenuta in un periodo difficile per l'emergenza sanitaria, ma è venuta fuori la lungimiranza della classe politica per consolidare il futuro turistico e non solo dell'Abruzzo. Con questa esperienza, che andrà avanti per un periodo lungo fin quando ci saranno le condizioni, aprirà le porte a tanti altri ritiri. L'impiantistica sarà di livello A come sempre, con il nostro stadio che andrà in mondovisione ed ospiterà amichevoli di livello. Abbiamo definito le location per i momenti d'incontro con stampa e giocatori. Speriamo possa essere finalmente un ritiro normale dopo l'emergenza covid". 

Torna a parlare De Laurentiis: "La prima volta sono rimasto impressionato ed ho fatto un contratto da 12 anni. Adesso però sarebbe compito delle autorità locali invitare persone straniere nel corso del ritiro, così da fargli capire cosa vuol dire vivere l'Abruzzo in tutto il suo splendore. Bisognerebbe utilizzare la quantità dei followers del Napoli per attirare gente dall'America, dalla Cina ed altre parti per far conoscere ancora meglio quel territorio. Sarebbe l'occasione anche per costruire nuove strutture per aprirsi ulteriormente ad un'internalizzazione. Come a Roccaraso, che ha impianti tra i più importanti e famosi d'Italia ma che sono le stesse da anni". 

Tocca a Spalletti: "Confrontarsi con squadre europee nel ritiro? Avere delle amichevoli serve, anche di un certo livello se non hai una squadra mentalmente preparata a capire le necessità. Noi siamo abbastanza maturi che dentro quella fatica è difficile andare a prendere il massimo della condizione fisica e della tensione mentale perché diventa un completamento. Ma giocare con squadre che danno stimoli in più aiuta, ma noi sappiamo diversificare benissimo le partite. Le tourneè hanno un costo anche fisico, tra viaggi e spostamenti. In passato decisi di non allenare quando c'erano i viaggi, quindi bisogna essere bravi a bilanciare.

Squadra già fatta per il ritiro? Il calcio è un po' cambiato e bisogna essere pronti a navigare a vista. Ci sono momenti in cui si inserisce il mercato e devi essere pronto a fare dei cambiamenti. Bisogna essere bravi a fare cambiamenti di sostenibilità, che già abbiamo iniziato, mantenendo però una squadra competitiva con giocatori forti". 

Ancora De Laurentiis: "Siamo l'unica squadra italiana da 13 anni in Europa, quindi i nostri calciatori sanno benissimo cosa vuol dire giocare fuori. Poi quest'anno c'è quella grande cavolata del Mondiale in inverno, ma lì potremo prepararci per un mercato di gennaio che sarà il termometro giusto per verificare eventuali errori fatti ad inizio stagione. Io sono sempre stato contrario ai mercati riparatori, ma ultimamente mi sono dovuto arrendere. Questo mondiale ci permetterà di fare ragionamenti importanti in quest'ottica.

De Laurentiis su Koulibaly e Mertens: "Si fa molto spesso del sentimento più che della ragione l'approccio a determinati problemi. Persone che sono in scadenza o che sono già scaduti, sono dei ragionamenti che non puoi organizzare da driver come vorresti perché ci sono famiglie, agenti ed interessi che molto spesso non sono gestibili dalla società, a meno che la società non voglia dissanguarsi. Il momento delle cifre fuori logica, con lo Scudetto che lo vince il Milan con 40 milioni in meno di stipendio rispetto a noi, vuol dire che siamo andati fuori giri. Dobbiamo tornare alla regola che ci ha fatto da guida in tutti questi anni. Gli scudetti sono arrivati a Napoli perché si è avuto il più grande ed irripetibile giocatore di calcio al mondo. Qualcuno mi rimprovera di non voler vincere, De Laurentiis vuole vincere lo Scudetto ma ci sono delle regole anche scaramantiche che mettono sotto il fuoco il tecnico sei io dico "Voglio vincere lo Scudetto". Invece devo proteggere l'allenatore e a chi mi dice di comprare i giocatori, io rispondo che abbiamo giocatori straordinari. Alcuni di loro, se non giocano, diventano condizionanti per lo spogliatoio. Abbiamo bisogno di 23 giocatori perchè c'è la Champions, ma dobbiamo avere il coraggio del rischio. La cosa più bella nella vita è non avere scheletri negli armadi ed essere liberi di dire ciò che uno pensa. Però se poi lo interpretate in maniera diversa, allora bisogna mascherare. Dipenderà solo da Mertens e Koulibaly se la vile moneta è l'unica cosa che li può appagare, oppure vivere a Napoli in un contesto unico potrà essere un privilegio. Altrimenti non mi riguarderà più".

Ancora De Laurentiis: "Con i mondiali bisognerà riformattare le squadre. Perchè se dovessero mancare dei giocatori, bisognerà combinare delle squadre con i giocatori rimanenti. Noi avremo sparring partner dalla Serie B per mantenere competitività. Bisognerà studiare questa situazione attentamente, perchè credo che i giocatori italiani che resteranno saranno pochi. E' da una mese che sto studiano la situazione per cercare una soluzione".

Calciomercato? Ma vi sembra logico che si parli di questo quando c'è la presentazione del ritiro in Abruzzo. Bernardeschi, Cavani e Vecino? Ho trattato personalmente Bernardeschi, sono già tre settimane che ho parlato con il suo agente a Montecarlo. Ho parlato anche con Spalletti perchè non possiamo prendere persone che non sono assimilabili con il calcio che vogliamo fare. Vediamo come si concretizzano le cose. Su Vecino e Cavani non mi risulta di aver avuto contatti del genere. Se un 35enne lo prendi in porta è un discorso, ma in un altro ruolo è diverso

De Laurentiis su Ospina e Fabian: "Ho parlato con Ospina. Dovevamo avere una risposta e sto aspettando perchè starà in Nazionale. Ho incontrato anche Fabian e gli agenti e gli ho fatto la mia proposta. Loro mi hanno detto che mi davano risposta entro 15 giorni. Aspettiamo e vediamo, nessuno vuole mandare via nessuno".

De Laurentiis sulle nuove maglie: "Mia figlia mi ha mandato da Istanbul delle prove per farmi scegliere quattro ipotesi per la maglia di Halloween. Siamo un pezzo avanti e le presenteremo a Dimaro o ancora prima. Lo verificheremo con Formisano e Bianchini, ma la collaborazione con Armani continua e sono contento. Addirittura Adidas ha fatto un accordo per 10 pezzi unici con Balenciaga che costavano dai 500 ai 1200€. Il mondo dello sport sta diventando sempre più fashion. Quando parlavo con i grandi marchi in Europa restavo veramente disappointed, perché vedevo cose che non avrei mai messo. L'anno scorso siamo riusciti a tamponare, spendendo l'ira di dio, ma abbiamo fatto 13 maglie. Noi però dobbiamo giocare il 60-70% con la maglia azzurra che è il nostro simbolo": 

De Laurentiis parla poi di Ancelotti: "Il ridimensionamento non è un problema. Dobbiamo riportare sul binario giusto ciò che è deragliato. Quando ci incontreremo vi spiegherò cosa è successo all'interno della società negli ultimi tre anni perché abbiamo subito degli accanimenti devastanti. Io ho una stima enorme per Spalletti. Non fa piacere a Napoli quando uno porta il signor Ancelotti che viene per la stima che ha di me e si siede e accetta la metà di uno stipendio pur di venire a Napoli, dimostra di amare Napoli e non viene considerato dai tifosi. Non è corretto fischiare un secondo posto contro una Juventus che ha dimostrato parecchie volte di avere dei favoritismi che l'hanno incoronata. Visto che io appartengo al genere delle persone perbene, questa condizione non l'abbandonerò mai, neanche se volessero incoronarmi. Io devo rimanere limpido, non me ne può fregare di meno. Quando vado a letto la notte non dovrò mai pentirmi se ho mandato qualcuno a fanc**o. Più di tre volte al giorno non possiamo mangiare. Per l'anno prossimo stiamo pensando, in accordo con il mister Spalletti, di disputare un allenamento a settimana a porte aperte al Maradona se i tifosi si comporteranno bene. Io ora farò tutti i ricorsi possibili e immaginabili perché ci sono rimasto male su quanto successo a La Spezia. La FIGC si permette, senza fare una indagine, di obbligarmi a pagare trentamila euro e chiude la Curva A del Maradona: secondo voi è corretta o scorretta questa posizione? Poi dicono che ce l'ho con Gravina, ma io non ce l'ho con Gravina, ce l'ho con una federazione che non sa fare le cose".

Spalletti sui rinnovi: "Noi siamo in contatto tutti i giorni con Giuntoli, questo è il suo momento. Valutiamo di volta in volta quello che succede, per ora vado in vacanza tranquillo e vedremo ciò che succederà in base alle richieste dei calciatori. Sono d'accordo sugli allenamenti a porte aperte proposti dal presidente". 

Torna a parlare De Laurentiis: "Noi dopo 5 giorni dalla chiusura del campionato abbiamo chiuso i sostituti di Insigne e Ghoulam, oltre a riscattare Anguissa e confermare Juan Jesus. Qui, come diceva Ancelotti, noi non pettiniamo le bambole". 

Parola anche a Bianchini (direttore commerciale SSC Napoli): "Il Napoli ha fatto un percorso importante dal punto di vista del marketing e del processo internazionale. Sono qui da 6 mesi e la nostra sfida è quella internazionale, dove le aree da crescere e strutturare sono molto ampie. Stiamo lavorando sul mondo del digitale e studiano quali aree approfondire, facendo forza sul brand Napoli e sulla forza che ha. Io sono rimasto sorpreso dall'attenzione che c'è sul marchio azzurro e la nostra intenzione è fare leva su questa passione per incrementare sempre di più il nostro obiettivo di espansione internazionale". 

Chiusura di De Laurentiis sul sogno dei tifosi di vincere lo Scudetto: "Nel cinema guida lo spettatore, nel calcio invece ci sono regolarmente inquinati che mi hanno portato a fare a cazzotti con un sistema che non mi piace. Io non conduco il gioco sul campo, perché ci sono i giocatori e l'allenatore. Se metto a punto una Ferrari ed i piloti non vincono i campionati, cosa dovrebbe dire la Ferrari ai suoi tifosi?. Questo è un problema da inserire in un contesto più generale di riforma del calcio, perché le istituzioni non hanno rispetto per i tifosi. Ogni volta il circo riparte senza aver fatto un consultivo di cosa ha funzionato e cosa no, senza i correttivi. Abbiamo avuto una classe arbitrale che, con Calciopoli, ha fatto quello che ha fatto. Oggi per avere il VAR ci siamo dovuti battere come dei pazzi per averlo, perché la casta va rispettata. Anche il sistema di gioco condiziona la spettacolarità del gioco stesso. Tutti questi condizionamenti che trovo limitanti, fanno in modo che o imbrogli per vincere per tanti anni oppure competi e te la giochi con il rischio anche di perdere. Io posso dire al tifoso che voglio vincere a tutti i costi, però se poi non vinco faccio una figuraccia. Per questo taccio e sono prudente. Ora siamo fuori dal Covid, ma c'è la guerra con la stagflazione, e quando uno dice 'investiamo' deve farlo con la sapienza di non far fallire il Napoli. Io ho una grande responsabilità anche sul piano sociale, perchè in tutti questi anni il Napoli è diventato una barriera e vessillo di onestà in tutto il mondo. Io ringrazio i nostri tifosi, sempre all'altezza rispetto agli altri". 

Spalletti torna sul campionato: "Noi abbiamo fatto ciò che dobbiamo fare, lo devo ai miei giocatori. Hanno fallito 4-5 squadre e questo testimonia un livellamento di tutti. Noi abbiamo fatto ciò che dovevamo, anche nel restare delusi quando è venuto meno il sogno che volevate e volevamo tutti. Anche lì siamo stati grandi nel percepire la delusione, però si prende la classifica e si guarda il lavoro fatto. L'anno prossimo rimettere dietro le squadre di quest'anno non sarà facile, in questo condominio ci sarà anche la Fiorentina che farà un mercato importante. Ai nostri calciatori si può dire poco, è stato un campionato difficilissimo ed hanno fatto ciò che dovevano fare. La delusione ci ha fatto avere la reazione nelle ultime partite, che abbiamo giocato con professionalità facendoci trovare pronti. Mettere a 15-16 punti squadre come Lazio e Roma non è facile, se si guarda solo l'occasione persa è una visione parziale. L'Empoli ha tolto punti a tutti, comprese le grandi che venivano date come favorite".

Chiude De Laurentiis: "Faremo di tutto per riportare a Napoli lo Scudetto, ma bisogna essere uniti e non scoraggiarsi se non dovessimo farcela. Ricordiamoci sempre che noi siamo il Napoli".

Conferenza stampa Napoli

Termina la conferenza stampa

Fonte : dal nostro inviato Manuel Guardasole
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