'BIDONI' AZZURRI - L'unico caso di calciatore 'disoccupato' a soli 25 anni. Ve lo ricordate in maglia azzurra?

29.08.2012
18:00
Fabio Cannavo

L'unico caso, o quasi, di calciatore senza squadra, alla 'tenerissima' età di soli 25 anni. Si tratta dell'ex azzurro Marco Quadrini, cresciuto nelle giovanili della Roma, a soli 18 anni sembrava potesse spaccare il mondo, Zdenek Zeman lo portò con sè in ritiro e lo fece esordire con la casacca giallorossa in Coppa Uefa contro lo Zurigo, partita che terminò 2 a 2. Terzino destro, ad oggi sarebbe un esterno, il più classico degli uomini di fascia, dopo l'esperienza in A col maestro boemo, Quadrini fu 'piazzato' al Genoa, in Serie B. Risultato? L'emergente promessa capitolina collezionò in sei mesi (prima che qualcuno lo rispedisse al mittente) solo una presenza e zero reti. Una sola apparizione al Marassi, quanto bastava per far cambiare idea alla dirigenza ligure che ringraziò la Roma, ma preferì liberarsi in fretta del ragazzo. Nel gennaio del 2001 il patron giallorosso, Franco Sensi, allora presidente anche del Palermo Calcio, decise, ormai avvilito, di fargli fare esperienza in C, ma con la maglia rosanero, almeno lì nessuno poteva rifiutarlo visto che la presidenza era la medesima. Ecco che i miglioramenti venivano fuori, più fiducia al giovane Quadrini: 4 presenze in altrettanti sei mesi in Sicilia. Nell'estate dell'anno 2001, 'Giorgione' Corbelli, neo presidente del Napoli, decise di assicurarsi le prestazioni del terzino destro Made in Rome. Sensi lo cedette in comproprietà. Gli azzurri lo attendevano a braccia aperte: "We, è una scommessa, in fondo ha giocato con la Roma di Zeman, non sarà mica un brocco?!", borbottavano i più esperti tifosi del Napoli, società che non navigava in ottime acque. La risposta sul campo avvenne, non presto (e c'era da aspettarselo) grazie al lungimirante Gigi De Canio, che con coraggio lo lanciò nella mischia per poi poter rispondere ai tifosi più ottimisti. Ben tre anni alle dipendenze della società partenopea, che forse sarebbe stata l'unica a sopportare, ops supportare, il momento di difficoltà che in quel momento viveva il terzino romano. Fino al 2004 restò a Napoli, solo 14 presenze collezionate (in tre stagioni però, sia chiaro), dopodichè...il nulla. Ecco cosa scriveva un noto giornale dell'epoca: Marco Quadrini, a giugno è scaduto il suo contratto triennale con il Napoli. Oggi si ritrova senza squadra: "Ho debuttato in A a 18 anni nella Roma di Zeman, poi sono stato a Palermo e nel Genoa prima di passare a Napoli. Ora mi ritrovo senza ingaggio e in attesa. Come mi sento? Pieno di rabbia e amarezza, mi sento vittima di un calcio dove la crisi economica la fa ormai da padrone. Ma ho anche una grande voglia di riscatto e di dimostrare che alla mia età non si può restare fuori". Certo è che la crisi economica del nostro Paese, quella che noi viviamo oggi, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella degli anni successivi ai 90'.  Cosa avrebbe detto oggi Quadrini? Restò senza squadra, fu la Fermana a proporsi ed ecco fatto che sui monti capitolini si videro arrivare l'esterno di.. Zeman. Quadrini guadagnò la stima di qualcuno, ma forse più di loro ne avranno conservato un buon ricordo anche i vari De Canio, Colomba, Scoglio, Agostinelli e Simoni. Non chiedete nulla ai tecnici che l'hanno avuto alle sue dipendenze, potreste metterli in seria difficoltà. Non ce ne voglia Quadrini, sicuramente un ragazzo per bene che avrà avuto un po' di sfortuna durante la carriera calcistica, ma in questa rubrica l'intento è solo ed esclusivamente ironizzare su alcuni calciatori che non hanno lasciato tracce in maglia azzurra.

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