FLASHBACK...su SPAL-Napoli: dalla Coppa Italia alla tripletta di Altafini e l'infortunio di Milik, è una sfida d'altri tempi

26.10.2019
20:00
Ciro Novellino

Ultime calcio Napoli, Flashback su Spal-Napoli parla degli episodi del passato e delle recenti sfide tra questi due club

Un tuffo nel passato, di partita in partita. Con sguardo diverso: nostalgico. Questa è Flashback. Qui troverete le dichiarazioni dei protagonisti, quelle più incisive, gli episodi clou. Quelli che hanno fatto anche la storia, ma che è sempre bene rispolverare. Benvenuti.

Spal-Napoli, una sfida d'altri tempi

La S.P.A.L., acronimo di Società Polisportiva Ars et Labor, è una società nata come circolo religioso-culturale Ars et Labor nel 1907, divenne in breve tempo polisportiva, affiliando la propria sezione calcistica alla F.I.G.C nel 1910 come Ferrara Foot-Ball Club. Spal-Napoli, 1967. “Lo tiro io, lo tiri tu, me la sento, non me la sento”, saranno sicuramente state queste le parole ai suoi compagni di squadra di Josè Altafini, d'altronde è quello che passa nella mente di ogni calciatore che si presenta dal dischetto a caccia di un gol. Il cuore batte a mille, ma la fame fa la differenza. L’animale affamato, in quella occasione, si chiamava Josè Altafini. Tre rigori per il Calcio Napoli nella stessa partita e per tre volte si presentò dal dischetto. Prima superò Galli in due occasioni e poi il subentrante Cantagallo nell’ultimo penalty, cambiando sempre direzione: dalla destra, a sinistra e centrale. Impietoso Josè che, però, ha dichiarato: "Nessun conto aperto con la SPAL. Semplicemente accade che nella carriera di un attaccante ci siano squadre che, per varie coincidenze, risultano "fortunate". Non avevo nulla di personale nei confronti dei biancazzurra". Era un Napoli che non attraversava un momento tranquillo a livello societario. Gioacchino Lauro, figlio del Comandante, era diventato presidente. Canè, Orlando e Altafini il terzetto offensivo, col brasiliano che aveva sottratto la 10 a Sivori, in campo con l'11. Fu la giornata di Altafini, entrata nella storia di questo match.

Altafini

La vittoria in coppa Italia

Il match con gli spallini rievoca un amarcord importante per gli azzurri. Infatti, proprio contro la Spal, il Napoli giocò la finale di Coppa Italia nella stagione 1961/62 allo stadio Olimpico di Roma. Era il Napoli di Bruno Pesaola che vinse per 2-1 grazie ai gol di Corelli e Ronzon, conquistando la prima Coppa Italia della storia. Fu un titolo speciale, Pesaola e i suoi fecero vincere al Napoli la coppa Italia da squadra militante in serie B, l'unica a riuscirci.

Questo il tabellino della gara:

Napoli: Pontel (46' Cuman), Molino, Gatti, Girardo, Rivellino, Corelli, Mariani, Ronzon, Tomeazzi, Fraschini, Tacchi. All. Pesaola

Spal: Patrignani, Muccini, Olivieri, Gori, Cervato, Riva, Dell'Omodarme, Massei, Mencacci, Micheli Novelli.

Marcatori: 12' Corelli (N), 16' Micheli (S), 78' Ronzon (N).

Coppa Italia 1962

L'infortunio di Milik

Era il 23 settembre 2017, Arkadiusz Milik fu costretto ad uscire per infortunio dopo un bruttissimo movimento del ginocchio che non lasciò presagire nulla di buono sin da subito. Il Napoli giocò gli ultimi minuti in 10, ma ciò che preoccupò di più furono le condizioni del polacco che già subì un infortunio al ginocchio l’anno precedente, quando si ruppe il legamento: “Arek Milik è uscito oggi nei minuti finali di Spal-Napoli per un infortunio al ginocchio destro. All’attaccante azzurro è stata subito applicata una borsa di ghiaccio sulla parte dolorante”, scriveva il club dopo il problema, ma i giorni successivi confermarono la rottura ancora una volta del legamento crociato e il nuovo intervento per l'attaccante. Domani, chissà, l'occasione anche per poter cancellare del tutto dai ricordi quel brutto episodio e, dopo la doppietta col Verona, anche l'opportunità di poter avere continuità di reti, cosa che spesso gli viene contestata da quando veste l'azzurro.

Milik

di Ciro Novellino

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