FOTO 'BIDONI AZZURRI' - Il Chivu 'de Roma' che sbarcò in azzurro. Reja non si sbagliava, adesso gioca in D. Ve lo ricordate?

09.05.2013
20:38
Fabio Cannavo

Dalla Roma al Napoli a soli 19 anni. Poteva diventare il nuovo Chivu, ma la sua carriera non è stata così ‘fortunata’ come quella del difensore rumeno che ora gioca nell’Inter. Andrea Briotti, romano doc, ha fatto tutta la trafila delle giovanili giallorosse, è riuscito ad esordire in Under 19 e persino in Serie A, poi il declino. Di lui si parlava benissimo, un marcatore brevilineo, tutto mancino, capace anche di giocare sull’esterno. Nel lontano 2005 arrivò la chiamata di Pierpaolo Marino, la Roma non poteva offrirgli spazio, per cui si aprirono le porte per un suo passaggio in azzurro, ovviamente in prestito con diritto di riscatto. La dirigenza giallorossa credeva che il proprio ‘gioiello’ potesse accumulare minuti nelle gambe e, dopo un campionato di C1, trascorso da protagonista, sarebbe tornato alla casa madre per offrire il proprio contributo. 

ALTRO CHE PROTAGONISTA“Spero di dimostrare il mio valore per ottenere questo diritto di riscatto e restare a Napoli. Sono a disposizione del tecnico, quando mi chiamerà mi farò trovare pronto”. Queste le prima parole di Briotti in azzurro durante un suo intervento in una radio locale. Eh sì, le aspettative del giovane difensore erano ben altre. Mister Reja, all’epoca tecnico del Napoli, non credeva molto nelle capacità, seppur inespresse (o inesistenti) di Briotti. Il titolare dell’ out sinistro era Mirko Savini e fu difficile strappargli il posto, accadde solo nove volte in un campionato intero. “Il mio idolo è Christian Chivu, non ho mai visto un calciatore così forte”, s’insinuavano i primi paragoni, ma di Chivu non vi fu la minima traccia. Spesso finiva in panchina, a volte in tribuna e da Roma arrivavano le prime domande: “Come prosegue col nostro Chivu?”. Timido dentro e fuori dal campo, Briotti non reincarnava il classico calciatore tutto ‘Porsche e velina’, anzi, era un tipo più che tranquillo e forse, per questo motivo, non lasciò traccia in una piazza calda ed esigente come quella di Napoli. Com’era giusto che fosse il Napoli non esercitò il diritto di riscatto, Briotti tornò a Roma che lo cedette in prestito al Sassuolo, sempre in C1, ma addirittura in Emilia Romagna non scese mai in campo. La sua escalation verso il basso proseguì con le maglie di Carrarese, Scafatese e Savona. Ad oggi indossa la casacca dell’Astrea, in Serie D. Pensare che sarebbe dovuto diventare il nuovo Chivu…

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Fonte : a cura di Fabio Cannavo
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