IL GIORNO DOPO Atalanta-Napoli: l'occasione più unica che rara, l'azzurro scaltro e la Storia da scrivere

04.04.2022
14:40
Redazione

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Da Bergamo, al triplice fischio, alto, forte, si alza al cielo, il canto delle migliaia dei tifosi napoletani al seguito. Azzurri mai soli in questo finale di stagione. Spalletti e la squadra l’hanno capito e percepito. Un’intera città, un intero popolo, spinge la squadra verso un traguardo, verso quel traguardo che da troppo tempo manca. Al triplice fischio, forte al cielo si è alzato il boato al Gewiss Stadium e si è unito, nell’azzurro del cielo, a quello sollevatosi in ogni angolo del mondo dove non c’è napoletano che non continui a gioire e a soffrire per le sorti dei colori azzurri.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. La prima delle otto finali è andata. Per molti la più difficile. Ma Spalletti l’ha preparata bene e condotta meglio. Gasperini le imposta sempre alla stessa maniera: tutti duelli uno contro uno. In questa maniera ha costruito le fortune dell’Atalanta, ma ieri, gli orobici, di duelli, ne hanno persi tantissimi e, di conseguenza, hanno perso la gara. L’ha sbloccata Insigne che con freddezza e maestria, ha trasformato un calcio di rigore. Il raddoppio di Politano è studiato e ristudiato. Ad inizio ripresa, la scontata reazione dei padroni di casa. La rete di De Roon è solo l’effimera illusione di poter rimettere in piedi la gara. Spalletti inserisce forza fresche nei settori nevralgici del campo, centrocampo e a attacco. Gli azzurri continuano a vincere sempre più duelli e la rete di Elmas spegne definitivamente ogni velleità dei padroni di casa.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Sempre attento Ospina quando è stato chiamato in causa. Sorprendente Lobotka, monumentale Mario Rui. Stakanovisti Insigne e Politano. Lucido, attento e un gran bel piede educato il rientrante Juan Jesus. Ottimo il debutto dal primo minuto di Zanoli. Furbo e scaltro come al solito Mertens. Compatta, unita e granitica la squadra nel suo insieme che ha capito che potrebbe scrivere la storia.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Restano sette finali. Le prossime due in casa, al Maradona, che dovrà fare la differenza. L’ha capito anche Spalletti che ha parlato di treno. Ormai la sua squadra è a bordo. Inutile nascondersi. Il treno deve continuare a correre forte e veloce. E’ spinto dall’immensa passione di un intero popolo. Da oggi, la stazione d’arrivo è meno lontana. Tutti, ma proprio tutti, hanno capito che l’occasione è più unica che rara. Il viaggio continua. E anche il sogno.

Stefano Napolitano

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