IL GIORNO DOPO la decima giornata...L'emicrania di Maggio, la pregevole fattura di Insigne e la banda bassotti

27.10.2016
16:10
Redazione

Il giorno dopo la decima giornata. Neanche il tempo di rifiatare che si è subito tornati in campo. Le fatiche si fanno sentire e il sorprendente Milan di Montella rovina a Genova. Gli uomini di Juric travolgono i rossoneri che perdono partita e Paletta anche la testa con un intervento criminale che gli costerà il rosso diretto.

Il giorno dopo la decima giornata. Contro l’Empoli altro giro, altra corsa e altra formazione. Si rivedono Maggio, Chiriches e Jorginho. Spazio dall’inizio anche per Insigne. Maggio farà la sua onesta gara. Nessuno acuto. Lo si ricorderà per un tiro svirgolato di esterno sinistro che di fatto libererà l’area avversaria e per un paio di controlli sbagliati. Chiriches, pulito negli interventi e facilitato senza dubbio da un Empoli spuntato che finora ha segnato appena due reti in oltre 9.000 minuti. Siglerà la rete del raddoppio che allontanerà le paure. Timidi segnali di ripresa per Jorginho. Bene Insigne che nella prima frazione sciorinerà un paio d’assist di pregevole fattura. Calerà nella ripresa così come Jorginho.

Il giorno dopo la decima giornata. Nel primo tempo la gara non si sbloccherà solo per le grandi parate di Skorupski. Ancora una volta sugli scudi Mertens. Entra ed esce dall’area. C’è poco da fare ci mette impegno e attenzione. Pronto alla conclusione ma anche a fornire assist vincenti. Ricorda qualcuno di recente conoscenza. Schierato da centravanti non sta facendo rimpiangere né Mlik né tantomeno Gabbiadini. Malgrado sia il nove più basso e leggero della serie A si è calato perfettamente nella parte. Della serie quando si hanno i piedi e intelligenza calcistica, statura e corporatura lasciano il tempo che trovano. Impressionante la velocità da fermo, con il primo scatto brucia tutti.

Il giorno dopo la decima giornata. E ovviamente non poteva che essere lui a  sbloccarla ad inizio ripresa. Poi, dopo il primo tiro forte di Jorginho da quando ha messo piede a Napoli– ennesimo miracolo di Skorupski - gli azzurri si siedono fin troppo. Cala Jorginho opportunamente sostituito. Dentro anche Hamsik per Allan dopo lo spavento della traversa dell’Empoli e una gran parata di Reina. Qualche minuto e spazio anche per Hysaj al posto di Maggio che uscirà con una emicrania procuratagli da Croce che in un’azione lo salterà tre volte. Al momento pare che la testa gli giri ancora. Ma è tutto sotto controllo. A Torino ritroverà il suo ruolo: la panchina.

Il giorno dopo la decima giornata. Dopo le tre sconfitte consecutive, il calendario offriva al Napoli la possibilità di mettere insieme sei punti in due gare in vista del big match di sabato prossimo a Torino. Missione compiuta. Ma concedere all’Empoli, peggior attacco della serie A, una traversa e tre nitide palle goal è tanto, è troppo. Dopodomani servirà certamente più attenzione e forse un altro turno di riposo a Jorginho. La banda dei tre piccoletti può dare fastidio alla difesa bianconera. Ma serviranno verticalizzazioni precise e velocità di esecuzione. Le linee di passaggio ci sono, ma non sempre l’ex Verona si prende il rischio di cercarle – preferendo facili e scolastici passaggi di copertura - e i movimenti degli avanti vanno a farsi benedire. A Torino servirà coraggio. E coraggio non significa attaccare alla garibaldina. Ma coraggio nelle giocate. 

Il giorno dopo la decima giornata. Da un turn over all’altro. Anche alla Sampdoria lo adottano (!) e così i blucerchiati, reduci dal vittoria nel derby, contro la Juventus lasciano in panca Quagliarella e Muriel. Al loro posto Budimir e Sheikh. I liguri ci metteranno appena nove minuti per subire due reti. E per i bianconeri pratica archiviata.

Il giorno dopo la decima giornata. Continuano a segnare i centravanti. Ancora doppiette per Icardi, Immobile e Dzeko. Per il bosniaco dieci reti in dieci gare. Lo scorso anno si fermò ad otto. Si è già migliorato. Da non credere. Sembra un altro giocatore. Al Napoli nel ruolo è rimasto il citato Mertens. Il belga, opportunamente servito, a Torino potrebbe risultare tra i protagonisti assoluti. Se lo augurano tutti. 

Fonte : di Stefano Napolitano
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