IL GIORNO DOPO la ventitreesima giornata... il ragù più buono del solito, Donadoni a metà tra tristezza e antisportività, Reina portiere, intermedio e pivot...

05.02.2017
13:00
Redazione

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Questa volta il turno lo apre il Napoli al sabato sera. E lo apre in maniera spettacolare. L’inizio somiglia tanto a quello di S.Siro. Due goal in sette minuti. Il primo è di Hamsik. Qualcosa di mai visto prima. In tuffo, di testa, di contro balzo nel palo lontano. Una giocata che pensano pochi calciatori al mondo e con un coefficiente di difficoltà infinta. Il raddoppio è di Insigne. Tre tocchi e palla in buca. Uno schema di ripartenza da calcio a 5. Portiere, intermedio, pivot. Solo che gli uomini di Sarri lo sciorinano su di un campo di calcio. Nell’occasione la giocata di Zielinski è semplicemente straordinaria.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Pochi minuti e ci si rende conto dell’ importanza del polacco e di Diawara. Sarri a Bologna cambia i due terzi del centrocampo. Il reparto più importante. Altri piedi. Altra tecnica. Altra velocità di esecuzione e di pensiero. Contro il Palermo la loro assenza si sentì eccome. La differenza la fanno sempre i piedi migliori. E loro li hanno. Spiace dirlo, ma senza Jorginho il pallone viaggia ad un’altra velocità e quasi mai all’indietro.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. A Bologna andranno di scena anche i “ cinque minuti “di Callejon. Prima si dedica alla pallavolo nella propria area di rigore. Dagli undici metri si presenterà il “simpaticissimo” Mattia Destro e Reina lo stregherà. Poi Callejon prosegue e scalcerà indispettito un avversario. Doppio giallo e doccia anticipata. La parità numerica verrà ristabilita da Hamsik con un lancio sontuoso di sinistro a Mertens e dallo stesso belga che brucerà Maglietta in velocità. Il difensore rossoblu lo abbatterà. Rosso sacrosanto. Poi dalla conseguente punizione, Mertens infilerà il terzo all’incrocio. Il belga, su altro lancio magistrale di Zielinski, infilerà anche il quarto. Dribblerà anche il portiere e i ciuffi d’erba con la naturalezza del campione. Nel mezzo, il classico goal subito. 

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. La ripresa è accademia pura. Scivola tra gli olè dei tanti napoletani presenti a Bologna. Ci sarà spazio per altre due perle straordinarie di Hamsik magistralmente servito da Mertens nella prima realizzazione e con un bolide all’incrocio per la seconda. Poi il settimo sigillo dello stesso Mertens. Semplicemente straordinario. Più che falso nueve è ormai un nove vero. Sarri l’ha riavvicinato alla porta come quando giocava in Olanda e segnava a raffica. Del resto, in quella posizione, Sarri lo scorso anno aveva uno tecnicamente mostruoso. E quest’anno è tornato all’antico. Perché il finalizzatore deve avere i piedi. E il belga li ha. Un bravo al Mister e un altro a Mertens.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Dopo un sette a uno subito in casa, nel dopo gara, Donadoni trova il coraggio di lamentarsi dell’arbitraggio. Qualcosa a metà strada tra la tristezza e l’antisportività. Praticamente assurdo.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Quella di Sarri è ormai una squadra che ha mandato a memoria tantissimi movimenti e che riesce a dare il meglio quando può esprimersi in velocità, specialmente se riesce a trovare con celerità l’uomo tra le linee. Che sia esso Insigne, Hamsik, Zieliski o lo stesso Mertens. E’ come al solito sempre una questione di tempi di gioco. Ed è per questo motivo che non si può prescindere dalla qualità degli interpreti. Nel frattempo, il Napoli e i suoi tifosi trascorrono la domenica in beata solitudine in attesa della gara della Roma e Mertens si gode il titolo di capocannoniere. E oggi il anche il ragù sarà più buono del solito.

Stefano Napolitano

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