IL GIORNO DOPO Napoli-Ajax: lo strip da evitare, il gemello di Lobotka e l'incoscienza di Kvara

13.10.2022
10:40
Redazione

Il giorno dopo Napoli – Ajax. Dalla sestina di Amsterdam alla quaterna di ieri sera, passando per il terno di Glasgow e all’altro poker di reti rifilato al Liverpool. Diciassette reti in quattro gare per distruggere il girone di Champions e staccare il pass per gli ottavi con due giornate d’anticipo. Missione compiuta e con numeri impressionanti. Gli azzurri si accomodano al tavolo delle sedici grandi d’Europa con largo anticipo e con un ruolino di marcia mai verificatosi in questa manifestazione.

Il giorno dopo Napoli – Ajax. Anche ieri sera goal e spettacolo. Zielinski apre e rifinisce una delle azione più belle di questo inizio stagione. La chiude Lozano con un calibrato lob di testa. Dieci minuti e arriva il raddoppio. Kvara scappa alla sua maniera sulla fascia. Raspadori in una frazione di secondo sciorina il suo repertorio: aggancio di destro e fucilata all’incrocio con il sinistro. Jack il castigatore corre a verso il pubblico impazzito che, se potesse, scenderebbe in campo ad abbracciarlo. Un quarto d’ora e il Napoli chiude la pratica.

Il giorno dopo Napoli – Ajax. Nella ripresa, i lancieri ci provano a riaprirla. Dura poco. Kvara trasforma con l’esperienza di un veterano e l’incoscienza di un ventenne dagli undici metri. La partita finisci qui. Il resto è uno spasso per i tifosi che cantano e ballano e si spellano le mani per questo Napoli che continua a vincere e a convincere. L’Ajax trasforma un rigore generoso e Osimhen non solo torna in campo ma anche al goal. Rapina un pallone ad un difensore e deposita nella porta vuota. Si toglie maschera e maglia e menomale che si non va oltre. Rimedia un giallo. Poteva evitare lo strip. Ma il nigeriano è tornato in campo con la voglia di riprendersi il posto e una rabbia terribile che in qualche circostanza l’ha tradito.

Il giorno dopo Napoli – Ajax. Con quella di ieri, sono nove, tra campionato e Champions, le vittorie consecutive. La squadra, al momento, appare una macchina perfetta. Ogni giocatore sa perfettamente cosa fare e quando farlo. Lo spirito di gruppo traspare. Tutti si aiutano. I laterali offensivi piazzano recuperi di oltre quaranta metri. Anguissa gioca per due. Lobotka sembra il fratello gemello di quello non ammirato lo scorso anno. Kvara gioca a calcio in Champions come se stesse giocando tra amici. Corre, scatta, dribbla è semplicemente inarrestabile con le buone. Domenica si torna al Maradona. A caccia della decima. Che il sogno continui.

Stefano Napolitano

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