Il giorno dopo Napoli-Atalanta: una botta tremenda ma è l'occasione giusta per reagire
04.11.2024
15:20
Redazione
Il giorno dopo Napoli – Atalanta. Pessimo e brusco risveglio per i tifosi azzurri. Crolla l’imbattibilità al Maradona e crolla il Napoli dominato in lungo e in largo da quell’Atalanta che ormai è diventata una realtà del calcio italiano. Gli uomini di Gasperini hanno corso come degli indemoniati e non hanno dato alcuna possibilità al Napoli di mettere insieme nemmeno un paio di manovre d’attacco degne di questo nome. Lo svantaggio iniziale è stata una botta tremenda per gli uomini di Conte. La reazione più di impeto che organizzata, si è infranta sul palo colpito da Mec Tominay. Poi, il nulla assoluto.
Il giorno dopo Napoli – Atalanta. Il raddoppio di uno scatenato Lookman ha di fatto chiuso la contesa. E’ stata una gara preparata male, gestita peggio e finita con un rotondo zero a tre che non ammette repliche. Hanno vinto come spesso ha vinto il Napoli. Pochi tiri nello specchio: tre tiri tre goal con Meret non esente da responsabilità e poi difesa accorta. Linee strette, grande aggressività sul portatore di palla. Il Napoli contromisure non è riuscito a prenderle ed è andata come è andata. In questo molto bravo e furbo Gasperini. Chi si aspettava un’Atalanta d’assalto che avrebbe potuto lasciare spazi al Napoli, si è dovuto presto ricredere. Forse lo stesso Conte ne è rimasto sorpreso.
Il giorno dopo Napoli – Atalanta. Quel che preoccupa è che gli azzurri non sono stati capaci di reagire in maniera organizzata all’iniziale svantaggio. Manovra lente e prevedibile. Attaccanti distanti tra di loro. Zero inserimenti dei centrocampisti senza palla. Unico dettame, cercare Lukaku mai in profondità ma sempre e solo con palla tra i piedi. Risultato: l’ennesima ottima figura del centrale difensivo avversario. Ieri è stata la volta di Hien. Era già capitato a Bremer e ad altri. Contro l’attuale Lukaku, forse anche il mai rimpianto Natan farebbe la sua bella figura. E quando riesce a non farsi anticipare, i compagni di reparto sono a distanza siderale. Il rendimento del centravanti belga sta diventando un problema.
Il giorno dopo Napoli – Atalanta. Preoccupa che ogni qualvolta si vada sotto, si senta a recuperare, a cambiare il dettame tattico della gara. E’ successo una sola volta, ma contro il Parma, ridotto in dieci e senza portiere. La difesa ad oltranza, con la speranza che la giocata di un singolo la sblocchi, non sempre può funzionare. Dato su cui riflettere è che il Napoli è la squadra che ha segnato di più negli ultimi dieci minuti. Diverse le chiavi di lettura: la squadra sta bene e ha forza e spirito per andare a prendersi il risultato. Saltano le asfissianti alchimie tattiche dell’allenatore, la squadra si libera e preme sull’acceleratore alzando il baricentro.
Spesso e volentieri i minuti finali sono stati giocati senza Lukaku.
Il giorno dopo Napoli – Atalanta. Gli azzurri hanno affrontato tutte le squadre dal dodicesimo posto in giù, tranne il Genoa. Ed escluso il capitombolo di Verona, hanno fatto benissimo. Bisogna anche dire che queste formazioni, tutte insieme hanno già subito più di cento reti. Il ciclo terribile era iniziato bene a Milano, ieri è proseguito malissimo. La squadra appare coesa e una gara storta come quella di ieri può capitare. L’importante è reagire e farlo subito. Forse qualche modifica sia alla formazione che all’atteggiamento dovrà essere apportata, ma a questo ci penserà Conte che le gare le vede e analizza meglio di tutti noi. Il prossimo turno a Milano, palcoscenico e avversario di prestigio, potrebbe essere l’occasione buona per ripartire.
Fonte : Stefano Napolitano