IL GIORNO DOPO Napoli-Inter: il problema inutile da negare, il ridimensionamento e i limiti oggettivi e strutturali

04.12.2023
12:10
Redazione

Il giorno dopo Napoli – Inter. Non è stagione. O almeno, non è un buon periodo della stagione. Bene l’approccio. Buona l’intensità iniziale. Buone anche tante geometrie. Ma niente è bastato. Tra le altre cose, è mancato ancora una volta quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Lo scorso anno, il tiro di Elmas si sarebbe infilato all’incrocio dei pali, ieri Sommer è volato a tirarlo via dalla porta.  Il missile terra aria di Politano si è schiantato sulla traversa. Magari nella passata stagione, dopo aver toccato il montante, si sarebbe infilato in porta. E invece, sul finire del tempo, al primo vero tiro in porta, passano gli avversari. L’azione è viziata da un fallo in partenza. Tanto chiaro quanto incomprensibile non notarlo.

Il giorno dopo Napoli – Inter. Stessa musica nella ripresa. La squadra ci prova a rimetterla in piedi. In piedi non ci resta Osimhen abbattuto da un avversario in piena area.  Si continua a sorvolare. Incredibile o quasi. Niente, non è serata. Un rimpallo lancia Lautaro sulla sinistra. Il suo traversone rasoterra taglia la retroguardia azzurra come il burro. Si avventa Barella. Sotto di due. Napoli che prova a riaprirla. Sommer è sempre pronto. Evita la capitolazione in più di un’occasione. Squadra che si sbilancia e che inevitabilmente, finisce per beccare il terzo. Meret si distende per le terre e Thuram infila a porta vuota.

Il giorno dopo Napoli – Inter. La squadra ha dei limiti oggettivi e strutturali e in questo periodo, anche qualche assenza di troppo e la fortuna è avara nel tendergli una mano. Ieri ha subito tre reti con tre tiri. Non ha quindi concesso tanto. Ma, di contro, per buttarla dentro, pare che debba calciare decine di volte a porta. La scorsa stagione, Osimhen, come la toccava, finiva in porta, da qualsiasi posizione.

Il giorno dopo Napoli – Inter. Il gruppo ha ben accettato il cambio della guida tecnica, Inizia a recepirne le direttive. E’ stato recuperato alla causa Elmas, accantonato dalla precedente gestione, e ieri tra i migliori. Il dato più preoccupante è la tenuta atletica. Il Napoli dura poco e ieri si sono fatte sentire anche le fatiche di Madrid. Non è ancora Natale il triangolino cucito in petto, inizia a scucirsi. Ma questo organico, rimesso a posto fisicamente, è secondo a pochi. Esiste, inutile negarlo, un problema portiere. Non appare sereno e lo si nota quando è indeciso se uscire o meno. Toccherà al mister provvedere. La prossima gara potrebbe anche essere quella della svolta. O quella del definitivo ridimensionamento. Staremo a vedere.

Stefano Napolitano

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