IL GIORNO DOPO Napoli-Lecce: i centravanti mai soli, la catena che non funziona e l'amarezza che rimane

01.09.2022
16:10
Redazione

Il giorno dopo Napoli – Lecce. Prima grande e cocente delusione stagionale contro un modesto Lecce. Il passo indietro, rispetto alle prime uscite, lo si era già visto a Firenze contro una formazione stanca e reduce da una dura trasferta europea. Ieri, i passi indietro, considerato anche l’avversario, sono stati due, come i punti gettati alle ortiche.

Il giorno dopo Napoli – Lecce. Per qualche astruso motivo, Spalletti rivoluziona la squadra. Non un paio di cambi, magari uno per reparto, ma ben sei giocatori su undici. Non è stata un’idea felice. In genere non lo è mai cambiare tanto specialmente quando si ha un organico con tanti giocatori nuovi, molti dei quali arrivati da poco, che a malapena si conoscono. Tre cambi su quattro in difesa. Centrocampo inedito a due con Anguissa e Ndobele, palesemente fuori condizione. Sulla sinistra il tuttocampista Elmas che, goal a parte, non ha lasciato traccia sulla gara. A sostegno di Osimhen, il bravo Raspadori che spesso è venuto fuori per provare a cucire il gioco che il centrocampo non era in grado di costruire. Si è così finito per regalare un tempo agli avversari specialmente in mezzo al campo, dove Baroni ha schierato ben cinque uomini.

Il giorno dopo Napoli – Lecce. Nell’intervallo, Spalletti ha provato a cambiare. Dentro Lobotka, l’unico giocatore in rosa con determinate caratteristiche e dentro anche Zielinski. Inspiegabile o quasi l’uscita dal campo di Raspadori. Era una gara da vincere, almeno un paio di attaccanti devono restare in campo. Osimhen non può giocare da solo in prima linea. Neanche due fenomeni come Cavani e Higuain giocavano senza un compagno di reparto. Gli azzurri hanno alzato il baricentro. I salentini hanno fatto muro in difesa. Il Napoli ha provato ad allargarsi. La catena di destra con Di Lorenzo e il vivace Politano, perché sia uscito resta un altro mistero della serata, ha più o meno funzionato. Quella di sinistra, con Elmas e Olivera, mai giocato insieme i due, non ha funzionato affatto. L’ingresso di Kvara non ha migliorato più di tanto la situazione. L’ex terzino del Getafe in sovrapposizione non lo si è visto quasi mai. E così il Lecce ha avuto vita facile nel difendere.

Il giorno dopo Napoli – Lecce.  Resta l’amarezza per aver lasciato in casa due punti contro una formazione palesemente inferiore. Giusto dare spazio a tutti, ma non tutti insieme e magari inserire i nuovi a risultato acquisto o quasi. Perché partite come quella di ieri sera vanno chiuse nel primo tempo considerato il divario tecnico.

Stefano Napolitano

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