Il giorno dopo Napoli-Roma...Il monologo di Gattuso, la prova super di Demme e il via vai fuori lo stadio

30.11.2020
15:10
Redazione

Napoli-Roma, il giorno dopo...

Il giorno dopo Napoli - Roma.  Sono giorni di lacrime e dolore. Un’ intera città piange, da giorni, il suo ultimo Re. Il condottiero, il capitano che ha scritto la storia calcistica e non solo di questa città. Un uomo capace di regalare gioia, emozioni e felicità a milioni di persone. Fuori lo stadio San Paolo, a tempo di record giustamente ribattezzato stadio Diego Armando Maradona, è un continuo e ininterrotto pellegrinaggio. Fiori, palloni, sciarpe striscioni e lettere d’amore per il campione che è volato in cielo. Mai visto niente di simile.

Il giorno dopo Napoli - Roma. I ragazzi di Gattuso provano a regalare un sorriso ad un popolo in lutto.  E ci riescono alla grande.  La giostra dei goal non poteva non aprirla Insigne.  Il capitano, l’unico napoletano della squadra. Da posizione defilata, su punizione, disegna una parabola mica semplice che finisce alle spalle di Mirante; poi corre verso la panchina, raccoglie la maglia che fu di Lui e la mostra al cielo. Qualcuno giura che si sia sentito da lassù un fragoroso applauso.

Il giorno dopo Napoli - Roma. La reazione degli uomini di Fonseca è inesistente. Gli azzurri appaiono concentrati come non mai e ben sistemati in campo. Manolas, contro la sua ex squadra, sfodera una grandissima prestazione. Gattuso, memore anche della scorsa sconfitta casalinga contro il Milan, quando con quattro attaccanti consegnò di fatto il centrocampo ai rossoneri, opta per un centrocampista in più. Si rivede titolare Demme. L’ex Lipsia, non sarà un fuoriclasse, ma è indubbio che conferisca equilibrio al reparto. Tra i titolari si rivede anche Zielinski. Il polacco è l’unico in grado di cambiare passo nel mezzo e i suoi “strappi” sono spesso letali. I quattro attaccanti non sono facili da supportare.  Disperdono tantissime energie per l’ovvio lavoro di copertura che sono costretti a fare e ne pagano in lucidità in zona goal. Limitano gli inserimenti a sorpresa dei centrocampisti e bloccano spesso e volentieri le sortite in avanti dei terzini. In pratica la squadra diviene prevedibile e spaccata in due tronconi.

Il giorno dopo Napoli - Roma. La ripresa è un monologo azzurro. Dopo un paio di occasioni sciupate, Fabian Ruiz infila il secondo con un sinistro chirurgico. Il terzo e quarto goal arrivano dalla panchina. Politano si invola sull’out destro e serve a rimorchio l’altro appena entrato Elmas. Fortissima la conclusione del macedone. Mirante non trattiene e per l’altro napoletano in rosa, quello d’adozione, Ciro Mertens, è un gioco da ragazzi. Il poker lo serve lo stesso Politano al termine di una ubriacante serpentina. Vittoria netta e Napoli che si rilancia in classifica. La squadra è apparsa in crescita e anche l’allenatore. C’è solo da continuare così.

Fonte : Stefano Napolitano
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