Il giorno dopo Napoli-Torino... gli sprechi di Milik, l'erede di Hamsik spaesato e quel feeling incrinato

18.02.2019
09:30
Redazione

Il giorno dopo Napoli-Torino. Torna Mazzarri al San Paolo. Non è la prima volta. Nei primi cinque minuti lancia i suoi in un pressing forsennato. Da non credere. Poi gli azzurri prendono campo e iniziano macinare gioco e a creare occasioni. Peccato che Milik le sprecherà tutte. Di testa, di piede, anche quelle a due metri dalla porta: l'intero repertorio di tutto ciò che un attaccante non dovrebbe fare. Il primo tempo a reti bianche va stretto al Napoli, ma del resto bisogna buttarla dentro. Ancelotti si agita. Mastica gomme e forse impreca in aramaico. Dura da mandare giù una prima frazione con tante palle goal sprecate.

Il giorno dopo Napoli-Torino. Nella ripresa stessa musica. Tanto possesso palla e tante conclusioni. Non fortunato Insigne. La sua specialità della casa, il tiro a giro, si stamperà sul palo. Ancelotti getterà nella mischia Mertens e Verdi. Richiamati in panchina Callejon e Fabian Ruiz che ha tecnica e personalità da vendere ma continua ad essere lento nelle decisioni da prendere. Sia Mertens che Verdi incideranno poco. Per " adeguarsi " ai compagni di reparto, l’ex Bologna da buona posizione passerà la palla a Sirigu.

Il giorno dopo Napoli-Torino. Azzurri apparsi svuotati. Poche le trame di gioco costruite. Tante occasioni ma quasi tutte frutto di giocate di singoli. Sostituzioni tardive. Hysaj a sinistra è encomibile per l’impegno ma non è il suo ruolo e si vede eccome. Fabian Ruiz nella posizione che in estate Ancelotti aveva promesso al partente Hamsik appare spaesato, gioca esclusivamente con un piede e troppo lontano dalla porta. Insigne sfortunato nell'occasione del palo, ma sprecone e talvolta egoista sotto porta. Verdi poco incisivo. Difficile pensare che il nuovo corso possa ripartire da giocatori alla Verdi. Bene Zielinski fin quando i polmoni l'hanno sostenuto. Benissimo Allan che ha tolto più di una castagna dal fuoco. Propositivo Malcuit. Gamba e tecnica non gli mancano. Inoperoso il reparto difensivo. Spettatore Ospina.

Il giorno dopo Napoli-Torino. Terzo zero a zero nelle ultime quattro uscite del Napoli. Molteplici i motivi. Una cosa è certa: le tante occasioni sprecate mortificano le tante giocate per prepararle. Al triplice fischio, tanta delusione per i pochissimi tifosi presenti allo stadio. Si ha netta l’impressione che il feeling tra i tifosi più passionali del mondo e la proprietà si sia incrinato. In merito, la Società dovrebbe farsi più di una domanda. Il calcio sarà anche divenuto una industria, ma resta pur sempre una industria anomola che si regge sull'amore e sulla passione. Un'industria che non produce beni di consumo, ma che dovrebbe produrre entusiasmo e risultati sportivi e, magari, migliorarsi di anno in anno. E in questa stagione, risultati e classifica alla mano, al momento, si è fatto un enorme passo indietro.

Stefano Napolitano

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