Il giorno dopo Napoli-Torino...Vietati voli pindarici e tabelle, ma la doppia 'esse' fa volare gli azzurri

18.10.2021
12:10
Redazione
Il giorno dopo Napoli – Torino. Gli azzurri, non senza difficoltà, salgono sull’otto volante, un giro lungo otto vittorie consecutive, si riprendono la vetta della classifica e continuano a guardare tutti dall’alto in basso. Lo stadio canta, balla e sogna. Giusto così.
 
Il giorno dopo Napoli – Torino. Partita non bella, ma per esserlo, dovrebbero giocare bene entrambe le squadre. E il Torino, sceso a Napoli con l’intenzione di strappare un punticino, ha iniziato a perdere tempo già dal secondo minuto. L’occasione per dare una svolta tattica all’incontro capita sul piede di Insigne dagli undici metri. Il capitano calcia male. Ne viene fuori un passaggio all’estremo difensore granata. Lo stadio e il mister applaudono il capitano. Insigne apprezza e prova a riprendersi in mano la squadra, purtroppo non ci riesce.
 
Il giorno dopo Napoli – Torino.  La svolta tattica non arriva neanche nella ripresa. Il diagonale di Lozano si stampa sul palo.  Sembra stregata o quasi. Poi arriva uno dei cross migliori della partita: lo partorisce il fondoschiena di Elmas al termine di una grande azione di Mertens e Koulibaly lanciatosi anche lui nell’assalto finale. Si arrampica in cielo Osimhen e di testa la infila nell’angolo apposto illuminando a giorno la serata del Napoli e di Napoli.
 
Il giorno dopo Napoli – Torino.  Ieri non si è visto il solito pressing asfissiante degli azzurri. “Merito”, tra doppie virgolette, dell’anticalcio di Juric, arcinoto difensivista. Il suo imput di ieri è stato palla lunga a saltare il centrocampo e battaglia sulla seconda palla. Di contro, alcuni uomini di Spalletti sono apparsi in ottime condizioni: evanescente Politano, fuori dal gioco Zielinski, in debito d’ossigeno Anguissa.  Si è esagerato con la palla lunga a cercare Osimhen e qualche altra sbavatura in fase di costruzione. Ma il Napoli ha avuto il grande merito di non disunirsi mai neanche nei momenti di maggiore difficoltà. Manca la controprova, ma forse con altre gestioni tecniche, gli azzurri questo tipo di partita non sarebbero riusciti a vincerla. Con le vittorie di misura ci sono allenatori che si sono costruiti una carriera. La solidità di una squadra si vede anche in queste circostanze. Una sola rete subita nelle ultime cinque gare. Sicuramente merito dell’organizzazione di squadra, ma da non sottovalutare le prestazioni di Ospina che taluni vorrebbero alternare con Meret per qualche astruso motivo.
 
Il giorno dopo Napoli – Torino.  E’ presto. Vietati voli pindarici e tabelle. Da tempo stravolte griglie e previsioni, ma guardare la classifica è un bel vedere e illumina il cuore e la fantasia dei tifosi azzurri. Sognare costa poco. e ad un popolo passionale come quello napoletano, è impensabile vietarlo. E se fosse proprio la doppia “esse”, quella del sogno e quella di Spalletti, a spingere il Napoli fino alla fine….
Fonte : Stefano Napolitano
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