Il giorno dopo Roma–Napoli... la critica ottimistica ed indifendibile ed il curriculum di Ancelotti

03.11.2019
10:30
Redazione

Il giorno dopo Roma – Napoli. Resta deluso chi si aspettava una reazione d’orgoglio e di gioco dopo il rocambolesco e polemico pari contro l’Atalanta. Gli azzurri giocheranno da par loro solo una ventina di minuti. Pochi, pochissimi. Le partite durano molto, ma molto di più. Per il resto, la solita squadra che da più di un mese a questa parte, continua ad essere altalenante e davvero troppo brutta per essere vera. La logica conseguenza è che all’Olimpico rimedia la terza sconfitta in undici gare. Tantissime. Un’infinità se si pensa che nell’intera stagione 2017/2018 gli azzurri riuscirono a perdere appena tre partite. E con la battuta d’arresto contro la Roma, sono appena due i punti conquistati nelle ultime tre partite.

Il giorno dopo Roma – Napoli. Ancelotti, in barba al turn over, questa volta si affida ai migliori arruolabili. Non basteranno neanche loro contro una Roma falcidiata da squalifiche e infortuni. Preoccupante, molto preoccupante. Aggrapparsi alla sfortuna e ai legni colpiti, sarebbe solo un puerile alibi. La squadra, per come è stata costruita, ha problemi strutturali. La tanto decantata coppia difensiva Koulibaly – Albiol, non è coperta abbastanza, non difenda da squadra. A calcio, a certi livelli, si deve anche correre. E il Napoli, non corre. E' al 17° posto per km percorsi. Significa che gioca di reparti e non di squadra. E i risultati sono pessimi.

Il giorno dopo Roma – Napoli. Dopo undici turni, la squadra è già a distanza siderale dal vertice e fuori da ogni competizione europea. Normale che quando il rendimento risulta essere così basso, bassissimo rispetto alle aspettative e ai proclami di inizio stagione, sulla graticola ci finiscano tutti. Dalla Società all’allenatore, passando per i calciatori fino ai più sfegatati ottimisti, che malgrado l’ennesimo mercato lacunoso, si erano lanciati in trionfalistici pronostici.

Il giorno dopo Roma – Napoli. Nella zona nevralgica del campo, la rosa, con le cessioni di Rog e Diawara, è stata numericamente indebolita. E’ rimasto il solo Allan come mediano. Elmas è un ottimo giocatore, ma non è né un mediano né tantomeno un esterno destro dove pure è stato schierato(!). La tanto attesa punta da 25/30 reti a stagione non è arrivata così come il famoso James Rodriguez per il quale Ancelotti personalmente si era mosso. Di Lorenzo è un ottimo giocatore. Ma quando il miglior acquisto dell'estate è lui, qualcosa non quadra. Con tutto il rispetto per l’ex Empoli.

Il giorno dopo Roma – Napoli. La critica ottimistica, spesso impegnata a difendere l’indifendibile, aveva comunque sentenziato che il Napoli, non avendo cambiato guida tecnica rispetto ad Inter e Juventus, partiva comunque avvantaggiato. Ignorando costoro che, ad un certo livello, sono i giocatori a fare l’allenatore e mai il contrario. Della serie: occorrevano giocatori molto, ma molto più forti di quelli già presenti in organico. A ciò si aggiunga il rendimento sotto tono di alcuni uomini importanti e che spesso e volentieri, malgrado il glorioso curriculum, lo stesso Ancelotti ci ha messo del suo con scelte quantomeno discutibili.

Il giorno dopo Roma – Napoli. Risultati e numeri alla mano che non mentono mai, la squadra è in caduta libera. Occorre ritrovare ordine e autostima, altrimenti la situazione potrebbe diventare ancora più preoccupante.

Fonte : di Stefano Napolitano
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