IL GIORNO DOPO Stella Rossa-Napoli... la seconda maglia del Verona, il cambio coraggioso e la squadra che non vale metà classifica

19.09.2018
11:30
Redazione

Il giorno dopo Stella Rossa Belgrado – Napoli. Azzurri che tornano a giocare la Champions con la seconda maglia del Verona di qualche anno addietro. In

Il giorno dopo Stella Rossa Belgrado – Napoli. Azzurri che tornano a giocare la Champions con la seconda maglia del Verona di qualche anno addietro. In compenso, almeno il pallone è biancazzurro.

Il giorno dopo Stella Rossa Belgrado – Napoli. Ancora cambi per Ancelotti. E non solo negli uomini. Tra i due litiganti, Hamsik e Diawara, il primo finisce panca e il secondo in tribuna, la spunta Allan come uomo “ basso “da sistemare davanti alla difesa per il primo scarico e far partire l’azione. Non certo una gran partita quella del brasiliano. Spesso fuori posizione, amante del tocco in più e non è nelle sue corde quel ruolo. Si farà ammonire quasi subito e il giallo ne condizionerà la gara. Sarà giustamente sostituito ad inizio ripresa.

Il giorno dopo Stella Rossa Belgrado – Napoli. Inizio di personalità contro una squadra molto modesta. Azzurri non fortunati nell’episodio della traversa clamorosa colpita da Insigne. E tanti, troppi i palloni scodellati a centro area alla ricerca della giocata aerea di Milik che non è mai arrivata. Spesso anche fuori posizione nei sedici metri avversari il centravanti polacco. Sue un paio di conclusioni in diagonale senza la giusta cattiveria e precisione.

Il giorno dopo Stella Rossa Belgrado – Napoli. Dopo pochi minuti della ripresa, cambio giusto e coraggioso di Ancelotti. Fuori Allan e dentro Mertens. Il belga ci metterà impegno e porterà vivacità all’attacco azzurro. Non basterà. Troppa imprecisione sotto porta e tanta confusione nella scelta dell’ultimo passaggio e, ad onor del vero, anche sfortunato il Napoli in più di una circostanza. Il goal sembra comunque essere nell’area. Insigne e M. Rui sul loro out di competenza qualche buona giocata in velocità la confezionano e le occasioni si sprecano. Dall’altro lato, Callejon, ora aiutato da Zielinski, ora da Fabian Ruiz, gira in area qualche pallone che avrebbe meritato maggior cattiveria da parte di Milik e compagni.

Il giorno dopo Stella Rossa Belgrado – Napoli. A quindici minuti dal termine, Ancelotti, opta per il doppio cambio. Fuori Zielinski e Callejon e spazio per Hamsik e Ounas. Questa volta, il cambio non sarà migliorativo. Insigne cambierà posizione e sparirà dal campo. Mancheranno le giocate di Callejon a destra e le intuizioni e le imbucate di Zielinski. Hamsik inizierà a cercare la posizione. Impiegherà del tempo e quando la troverà, sarà già iniziato il recupero. Ounas, sistemato a destra entra con il preciso ordine di puntare l’uomo. Lo farà sempre. Peccato che non lo salterà mai.

Il giorno dopo Stella Rossa Belgrado – Napoli. Inutile girarci intorno, parte male e subito in salita la nuova avventura in Champions degli azzurri. Quelli di ieri sera sono due punti persi contro un avversario che non vale una squadra italiana di metà classifica e che molto probabilmente chiuderà il girone con un solo punto in classifica. Da salvare il buon debutto di Ruiz che ci ha messo quantità e qualità. Qualche buona giocata di Mario Rui ed Insigne e la prima parata di Ospina da quando è arrivato al Napoli. Per il resto si è vista troppa confusione e l’eccessiva fretta a cercare la verticalizzazione anche quando le linee di passaggio sono chiuse . Al momento si ha l’impressione che la squadra si affidi troppo alla giocata del singolo che non sempre riesce, vedi la traversa di Insigne che ancora trema. Poi, forse, a questi livelli, almeno per provare a competere, ci sarebbe voluto un uomo d’area di provata esperienza. Ma questo è un altro discorso.

Stefano Napolitano

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