IL GIORNO DOPO...la sedicesima giornata: Garcia bloccato dal regolamento, la mancanza d'ossigeno e un belga che fa troppa panchina

14.12.2015
13:20
Redazione

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Anticipo serale del sabato che vede l’Inter rifilare un poker all’Udinese. Gli uomini di Mancini non esprimeranno un gran calcio, ma sono una formazione solida e sono in tanti e senza le coppe. Parlare ancora di fortuna e ruota che gira quando si mettono insieme 36 punti in 16 gare e si subiscono appena 9 reti, vuol dire ragionare poco da osservatori e tanto da tifosi. E poi in Italia quante volte si è vinto giocando bene?

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Il Napoli, contro la Roma proverà a restare in scia. Giallorossi reduci dalle fatiche e dai fischi della gara di Champions. Napoli dalla “solita” cinquina in Europa League, questa volta rifilata ai polacchi e sempre con le seconde linee. Eppure, pronti via, e gli uomini di Sarri non partono forte come solitamente fanno. Ritmo basso e che finisce per aiutare gli uomini di Garcia. Risultato: ne verrà fuori un primo tempo senza particolari emozioni. Il Napoli gestirà il possesso palla e, di contro, non si esporrà ad alcun rischio. Poco comunque per impressionare gli avversari.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Il pari e la maniera in cui è maturato, alla fine della prima frazione, darà animo e coraggio alla Roma che, anche nei secondi 45 minuti, continuerà a giocare nella medesima maniera. Squadra bassa e raccolta, Dzeko abbandonato in attacco senza nessuno a rimorchio e cercato solo con palloni lunghi stile Luca Toni al Verona. Davvero mortificante per l’ex centravanti del City.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Nella ripresa gli azzurri alzeranno finalmente ritmo e baricentro. Ma è risaputo che quando una formazione prende a giocarsela solo ed unicamente per non subire, il passare del tempo gioca a suo favore e infonde coraggio e concentrazione. I due centrali giallorossi non sbaglieranno un pallone e un tempo di intervento e lo stesso Pjanic si sacrificherà in marcatura su Jorginho per l’intera gara. E nel finale, Garcia infilerà in campo tutti i difensori a disposizione. Non giocherà con due portieri solo perché il regolamento non lo permette.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Malgrado il muro eretto, il Napoli avrà le sue brave palle goal sempre e comunque costruite attraverso il gioco e la manovra. In un paio di occasioni, sarà l’estremo difensore capitolino ad opporsi alla grande. Ma del resto, i portieri stanno per parare. E quest’anno, quasi tutte le squadre del campionato sembrano essere bene attrezzate nel ruolo. Solo il Napoli la scorsa stagione decise di giocare senza portiere scommettendo sul ruolo più importante della squadra. E sappiamo tutti come andò a finire.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. In pieno recupero, forse l’occasione più clamorosa con El Kaddouri, non abbastanza lesto e determinato a ribattere a rete da ottima posizione una corta respinta di Szczesny. Peccato. La vittoria avrebbe premiato il Napoli per la voglia di vittoria e punito una Roma fin troppo rinunciataria. Garcia, in stile Carletto Mazzone, avrà sentito la sua panchina traballare e l’ha preparata così. Non voleva perdere ed è riuscito nel suo intento.

Il giorno dopo la sedicesima giornata. Il bicchiere mezzo pieno, racconta di un Napoli che, malgrado sia in palese debito di ossigeno in alcuni suoi uomini, continua a proporre il suo gioco e, finalmente, arriva a Natale ancora nelle zone altissime della classifica. Quello di ieri è un pari che lascia l’amaro in bocca, ma ci può stare. Del resto, gli uomini di Sarri, al S.Paolo si sono aggiudicati tutti gli scontri diretti. Sono i punti lasciati a Bologna che ancora gridano vendetta.

Il giorno dopo la sedicesima giornata, il bicchiere mezzo pieno racconta anche di una squadra con una sua precisa identità di gioco. I calciatori sul campo sono perfettamente sistemati e non sparpagliati e ognuno di loro sa perfettamente cosa fare. E questo lascia ben sperare. Il reparto arretrato, dopo la sbandata di Bologna, è tornato compatto e ieri, contro la Roma, Reina è tornato a fare il tifoso spettatore non pagante.

Il giorno dopo la sedicesima giornata, il bicchiere mezzo vuoto parla invece di una squadra che ieri ha temuto oltremisura una Roma apparsa lenta e in grave difficoltà in alcuni suoi uomini. Incapace di mettere insieme tre – quattro passaggi consecutivi e di un Napoli che si è adeguato ai blandi ritmi per un intero primo tempo.

Il giorno dopo la sedicesima giornata, il bicchiere mezzo vuoto racconta anche di un Mertens tenuto per fin troppo tempo in panca. Attualmente, il belga è difficile da tenere fuori. Callejon assicura equilibrio, stile Caffarelli di una volta, tatticamente importantissimo, ma contro squadre che vengono a giocare. La Roma è venuta per il punticino, dieci minuti di gioco e si era capito. L’ex PSV avrebbe meritato più minuti. Al momento è l’unico in grado di entrare e far cambiare passo alla squadra. Ne occorrerebbe qualcuno anche a centrocampo. Una gara come quella di ieri non la si può sbloccare mandando Lopez a riscaldarsi. Gennaio è alle porte e staremo a vedere.

Il giorno dopo la sedicesima giornata, gongola il Presidente per un altro incasso da capogiro. Continua a risalire la Juventus ed era prevedibile. Anche lo scorso anno si fece bene nella prima parte del torneo, poi il girone di ritorno fu un disastro. Molte energie si preferì indirizzarle in Europa League. A febbraio la competizione entrerà nel vivo. Non ci saranno più i polacchi e i simpatici danesi, ma formazioni di rango. Non basteranno più i Lopez e i Maggio per poter ben figurare. Il mercato di gennaio dirà molto sulle reali intenzioni della società. Nel frattempo, anche Sarri, come i suoi predecessori, ha preso a parlare di budget. Insomma, la canzone si ripete. Speriamo non stoni.

Fonte : di Stefano Napolitano
Notizie Calcio Napoli