IL GIORNO DOPO...la ventinovesima giornata: Datolo anzichè Dybala, la dozzina di occasioni e la mentalità 'sarriana'

14.03.2016
15:30
Redazione

Il giorno dopo la ventinovesima giornata. Al venerdì la Juventus allunga in classifica. Di misura si disfa di un Sassuolo decimato. Con un gran goal decide ancora Dybala. L’ultimo affare di Zamparini. In settimana Josè Alberti ha dichiarato che in tempi non sospetti lo consigliò al Napoli che pare gli preferì Datolo. Un giro di campo, un goal a Torino e l’ispirazione di uno striscione geniale: “ Datolo indietro “. E il Napoli indietro lo diede. Queste le tracce che l’argentino dalla chioma variopinta lasciò. Cosa non si è visto. 

Il giorno dopo la ventinovesima giornata. Al Barbera, il Napoli risponde presente. Contro un Palermo dagli otto cambi in panchina, ora guidato da Novellino che non è riuscito neanche ad imparare i nomi e i ruoli di tutti i calciatori a disposizione, agli azzurri basta un rigore per avere la meglio. Con forza, rabbia e precisione, lo trasformerà Higuain. E sono 27 in campionato. E mancano ancora nove partite.

Il giorno dopo la ventinovesima giornata. Per il resto della gara, il Napoli controllerà a proprio piacimento. Giro palla continuo, una mezza dozzina di occasioni per chiuderla. Imprecisione e un pizzico di egoismo non permetterà agli uomini di Sarri di rendere il risultato più rotondo. A ritmi non elevati, Jorginho si conferma indispensabile e sciorina l’ennesima grande prova. Albiol e Koulibaly sempre attenti. E gli esterni Hysaj e Ghoulam propositivi in avanti ma mai distratti in fase difensiva. Gioca con i postumi dell’ influenza Hamsik. E si vede. Si piazza centrocampo, gioca qualche pallone. Non corre per evitare di sudare. Del resto, dopo una febbre si rischiano le ricadute. Meglio così.

Il giorno dopo la ventinovesima giornata. Con quella di Palermo, il Napoli piazza la vittoria numero otto lontano dal S.Paolo. Non molla la presa sulla Juventus e tiene vivo il sogno scudetto. Sale a 64 punti in graduatoria e già migliora, a 27 punti dal termine della stagione, la classifica dello scorso anno. E questa la dice lunga sullo strepitoso campionato degli uomini di Sarri e anche sulla fallimentare ultima stagione.

Il giorno dopo la ventinovesima giornata. Dopo l’allungo della Juventus, occorreva vincere e si è vinto. Massimo risultato ottenuto con il minimo sforzo. Ora come ora, occorrono i tre punti sempre e comunque. Quindi benissimo così. I campionati si vincono, o si provano a vincere, anche in questa maniera. E pare che gli azzurri questo concetto l’abbiano metabolizzato. E la cosa lascia ben sperare.

Il giorno dopo la ventinovesima giornata. Oltre che tecnica , la sfida infinita con i bianconeri, potrebbe trasformarsi anche in una sorta di guerra psicologica. Alimentata dalle partite che non si disputano in contemporanea. Ma ormai i calendari sono stilati dalle Tv e occorre adeguarsi anche a questo.

Il giorno dopo la ventinovesima giornata. L’importante è che il Napoli stia procedendo partita dopo partita, in piena filosofia “ Sarriana “. Inutile guardare i prossimi impegni e fare calcoli e tabelle. Restano nove finali e come tali andranno affrontate. Una alla volta, con la massima concentrazione. Anche perché, continuando a correre dietro ai bianconeri, significherebbe blindare la piazza d’onore e questo per una Società come il Napoli che, senza introiti certi, non investe, significherebbe tantissimo.

Il giorno dopo la ventinovesima giornata. E’ già iniziata la prossima gara. Testa, gambe, cuore e cervello per portare a casa altri tre punti. E non sarà importante su come arriveranno, l’importante è conquistarli per continuare ad alimentare un sogno chiamato tricolore.

Fonte : di Stefano Napolitano
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