IL GIORNO DOPO...la ventunesima giornata: Kouly spoglia il Napoli, zuppe di latte per Jorginho...e siamo tutti zingari!
Il giorno dopo la ventunesima giornata. Per il Napoli c’era da riprendere la marcia dopo lo stop di Coppa Italia e le esagerate polemiche che ne sono seguite. E gli uomini di Sarri la riprendono eccome. Contro la Sampdoria infilano la quinta vittoria consecutiva e la terza lontano dal S.Paolo. Calano il poker e volano in classifica.
Il giorno dopo la ventunesima giornata. La forza del pressing organizzato manda a rete il Pipita. Barreto passa per il colpevole, ma è pressato in maniera eccelsa dai centrocampisti del Napoli. Higuain non si lascia pregare e fulmina Viviamo. 21 reti in 21 gare. Ormai per l’argentino non vi sono più aggettivi.
Il giorno dopo la ventunesima giornata. Il raddoppio lo firmerà Insigne dagli 11 metri. Dopo il doppio vantaggio subentrerà quella presunzione di avercela già fatta. Meno tensione, meno attenzione. La Sampdoria proverà a rientrare in gara allo scadere del primo tempo. L’idea di Koulibaly che entra in scivolata a 60 metri dalla porta non è proprio un’idea geniale. Con tutti i centrocampisti sopra e gli attaccanti schierati. Il risultato è che la Sampdoria infilerà il Napoli a difesa scoperta.
Il giorno dopo la ventunesima giornata. La ripresa sarà un’altra musica. I liguri ridotti in dieci subiranno l’allungo di Hamsik. Una disattenzione da azione d’angolo consentirà ad Eder di alimentare un’ultima fiammella di speranza per gli uomini di Montella. Ci penserà Mertens a spegnerla del tutto. Doppio vantaggio ristabilito e gara in porto. Tre punti pesantissimi che almeno fino a sera consentiranno al Napoli di allungare in classifica.
Il giorno dopo la ventunesima giornata. Malgrado qualche sbavatura difensiva, quello che impressiona di questa squadra è la consapevolezza dei propri mezzi. E la determinazione che ci mette in ogni gara. Nessuna differenza tra l’affrontare una big e una squadra di seconda – terza fascia. Del resto, ogni partita vale tre punti e quelli di ieri sono importantissimi per aumentare l’autostima e per restare primi in graduatoria. Perché anche l’abitudine al primo posto è qualcosa di importante. Forza e rendimento di questa squadra sono testimoniate dal fatto che le undici vittorie consecutive della Juventus non sono bastate a spodestare il Napoli dalla testa della classifica.
Il giorno dopo la ventunesima giornata. C’è da giurarci che Sarri proprio soddisfatto non sarà. Malgrado il rendimento stratosferico, Higuain con la squadra in vantaggio, ha iniziato a tirare verso la porta avversaria da ogni posizione. Qualche assist in più e qualche goal in meno non cambia nulla. Resta un fenomeno. Non gli sarà piaciuta la dormita generale sulla rete di Eder come l’intervento in scivolata di Koulibaly lontanissimo dalla propria area. Come forse non gli saranno piaciuti i calci di punizione di Ghoulam che ha provato a farsi giustizia da solo mirando ai tifosi sampdoriani che si sono prodotti in cori beceri per gran parte della gara. Da rivedere anche i calci d’angolo di Jorginho. Sembra che all’ex Verona manchi la forza per calciarli. Zuppe di latte e fette di carne e si potrebbe risolvere il problema.
Il giorno dopo la ventunesima giornata. Di contro, il buon Sarri, avrà apprezzato la sontuosa prova di Albiol. Concentratissimo e si è procurato anche il calcio di rigore. I progressi di Hamsik, solo i chiechi non li notano. E’ sulla buona strada per diventare un centrocampista totale. Ha ripreso a segnare con continuità e la serpentina alla Tomba di ieri è qualcosa che appartiene al bagaglio tecnico di pochi giocatori. Lo spirito di sacrificio di Insigne e Callejon uno dei segreti di questa squadra. L’abilità di Mertens di incidere a gara in corso. E lo spirito di gruppo che alberga in ogni elemento della rosa. Finalmente una squadra con un’anima. Bravissimo il mister ad averla trasmessa, ma bravissimi anche i calciatori ad averla assimilata.
Il giorno dopo la ventunesima giornata. In serata la Juventus accorcia le distanze in classifica al termine di una partita scialba e dal ritmo tra scapoli ed ammogliati. A Roma hanno scomodato Spalletti dalla Russia per difendersi ad oltranza e schierare Salah terzino e abbandonare Dzeko in attacco. Ai più attenti non sarà sfuggito che De Rossi ha dato dello” zingaro di merda “ a Mandzukic. Magari sarà la volta del titolo: " Siamo tutti zingari ". Si scomoderanno le iene. I tapiri passeranno di mano. Le comunità nomadi insorgeranno. Le roulotte invaderanno le strade. E siccome non hanno di meglio da fare, qualche buontempone in parlamento, solleverà un'interrogazione parlamentare. In Italia c’è da aspettarsi di tutto.
Il giorno dopo la ventunesima giornata, il Napoli ha già cinque punti in più rispetto al girone d’andata e domenica prossima, contro l’Empoli, il rendimento potrebbe aumentare ancora. Reina ha chiamato a raccolta il popolo azzurro. Da vero leader sente che potrebbe essere l’anno buono. E non è il solo. Che il sogno continui.