IL GIORNO PRIMA...di Napoli-Benfica: l'urlo Champions, il ricordo di City e Chelsea e il toto formazione

27.09.2016
10:00
Redazione

Il giorno prima di Napoli – Benfica è tutta un’ansia d’attesa. Tornano le notti magiche della prestigiosa Champions. Il S. Paolo si vestirà a festa. Magari gremito in ogni ordine di posto. Scintilleranno i flash e all’unisono tutti canteranno l’inno. Sventoleranno sciarpe e telefonini. E lo stadio tremerà. E l’urlo “the Champions” attraverserà la città. Una città in religioso silenzio. Con tutti o quasi incollati alla Tv. E gli undici prodi, che pure tante ne hanno viste, tremeranno le gambe. Poi, dopo, si spera, che quell’urlo e quel muro di folla, li spinga ad una vittoria che nell’economia del girone vorrebbe dire tantissimo.

Il giorno prima di Napoli – Benfica. Tiene banco il toto formazione, ognuno dice la propria. Nessuno o quasi la indovinerà. L’importante è che la indovini il mister. Il resto sono solo chiacchiere per riempire i cento contenitori che affollano l’etere. Normale. Il calcio è anche questo. Pare l’abbiano inventato per poter far parlare tutti.

Il giorno prima di Napoli – Benfica. Al tifoso importa poco. L’importante è che parli il campo. Che Koulibaly stia attento. Che Ghoulam non sbagli un cross. Che Callejon continui a macinare chilometri. Che Mertens indovini una delle sue magiche serpentine. Che Jorginho non sbagli un appoggio. Che Milik si confermi ancora bomber europeo e che magari Hamsik, mister cento goal, si inserisca da par suo nell’area avversaria, e scaraventi in rete il la sua prima rete europea di questa stagione.

Il giorno prima di Napoli – Benfica. La città si sveglia illuminata dal sole. Si scalda il cuore dei tifosi. Per chi non sarà allo stadio, è già scattato il piano scaramantico. Con chi vederla e dove vederla. Perché anche i tifosi hanno le postazioni strategiche. C’è il locale che “ porta male “, assolutamente da evitare. E la casa dell’amico dove non si è mai vinto e che quindi andrà assolutamente bandita .Alcuni hanno già rispolverato l’abbigliamento delle prestigiose vittorie contro Manchester City e Chelsea. E in qualche abitazione, anche il menù della serata sarà lo stesso. Perché così come Sarri, anche i tifosi non lasceranno nulla al caso. La differenza non la farà certo un pizza o un panino. Ma l’importante è credere che sia così. Perché in una notte di Champions è anche giusto che tutti si sentano campioni. Campioni per una notte.

Fonte : di Stefano Napolitano
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