Il sogno di un popolo

27.08.2016
14:30
Redazione

I sogni è risaputo, muoiono all'alba. Dopo una lunga notte di sonno.  A Napoli no. A Napoli si è sognato senza dormire, senza chiudere occhio. I sogni in genere sono confusi. Si intrecciano storie e personaggi. E al mattino ci si sveglia più confusi di prima. A Napoli no. A Napoli stanotte il sogno è stato limpido, chiaro. Nessuna confusione. Stanotte a Napoli il sogno ha avuto un nome e un cognome: Edinson Cavani. Un intero popolo di tifosi l'ha sognato da sveglio. Le notizie si sono rincorse. Il web è impazzito e i tifosi con lui. Il Matador è stato segnalato in più posti. Aeroporti, in un famoso hotel. C'è anche chi ha giurato di averlo visto passeggiare sul lungomare alle prime luci dell'alba. Ma al mattino, dopo una notte insonne, di Cavani in città nessuna traccia. Non è sceso dall'aereo. Non è sceso dalle stelle. Nessuno pare sappia dove si trovi. Forse rapito dal sogno dei tifosi. Imprigionato dalla fantasia di un popolo che ne sogna il suo ritorno. E allora che il sogno continui. Perché a Napoli, si sogna ad occhi aperti e i sogni continuano anche di giorno. A Napoli, non si ha bisogno della notte per sognare. Quando si ha amore e passione, non c'è orario che tenga. Ogni attimo della giornata è buono. E quando un sogno ha un nome e un cognome, è ancora più bello. È ancora più magico.

Stefano Napolitano

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