Inter-Napoli dalla A alla Z: il broncio di Higuain, il 'passo a due' di Frustalupi e Mazzarri, la 'non-marcatura' di Inler e la scusa della stanchezza

20.10.2014
11:10
Redazione

di Fabio Cannavo (twitter: @CannavoFabioe Claudio Russo (twitter:@claudioruss)

Ancora, ancora, ancora, cantava De Crescenzo. Ancora cori razzisti nei confronti dei napoletani, stavolta piovuti dalla Curva del Meazza.

Broncio sul viso di Gonzalo Higuain. Il Pipita è uscito triste dagli spogliatoi di San Siro per l’ennesima partita in campionato senza goal.

Coreografia alla De Laurentiis anche per Erick Thohir. Prima dell’inizio di Inter-Napoli, al centro del campo sono state sventolate bandiere giganti coi volti dei calciatori dell’Inter. American style.

D di “Dannazione”. Si arrabbia Higuain quando i palloni non gli arrivano. Sbraita, palesa il suo nervosismo più che mai.

Errori su errori. Hamsik non riesce a trovare spazi e sbaglia un’infinità di passaggi. Urge ritrovare il vecchio, caro capitan Marek.

Frustalupi-Mazzarri, un duetto perfetto. Non solo come primo e secondo allenatore dell’Inter, ma i due pare abbiano assimilato anche le stesse movenze. Per il resto, vi rimandiamo alla R.

Guarin sbuca alle spalle di Inler ed è 1 a 1. E’ vero che era entrato da poco, ma dimenticarsi di uno come lui sugli sviluppi di un corner…

Hernanes non segnava chissà da quanto tempo. Il Napoli va a San Siro ed il gioco è fatto…tutto più semplice!

Irritante vedere Medel che ringhia e Inler che riposa…

La scusa è ormai la solita: “Sono stanco”. Mazzarri si rifiuta di andare davanti alle telecamere. Stavolta ci mette la faccia Ausilio, diesse nerazzurro. Ops, si tratta di quella stanchezza lì…

Killer-instinct, quello di Josè Callejon. Tre tiri, due gol, un pericolo non appena gli arriva il pallone. Se solo gli arrivasse più spesso...

Mai cantar vittoria prima che l’arbitro fischi. In quanti avranno pensato di aver portato a casa la vittoria dopo il primo gol di Callejon?

N di "Non ci posso credere", ovvero la reazione di tutti i tifosi del Napoli dopo aver subito due rimonte nel giro di pochi minuti. Inconcepibile

Obi, un calciatore che non giocava dall'inizio da ben due anni, dallo 0-3 contro il Napoli. Gioca, bene, e mette in difficoltà gli azzurri in più di un'occasione

Palo, quello colpito da Insigne all'inizio della ripresa. Lorenzo chiude un po' troppo il tiro e prende in pieno il legno. Sarebbe cambiato tutto il match.

Questions to ask to yourself, ovvero domande da porre a se stessi. Un esempio: "Come potremmo migliorare la marcatura sui calci da fermo?", dopo aver visto l'azione che porta Guarin al gol.

Replay, da mandare in loop quei dieci secondi in cui Mazzarri e Frustalupi danno indicazioni alla squadra nello stesso modo, quasi come se fosse una coreografia studiata a tavolino.

Sfatto e sfinito, ovvero la condizione di Walter Mazzarri che gli permette di svicolare ed evitare le domande del post-partita.

Terrificante la non-marcatura di Gokhan Inler su Fredy Guarin, che dopo 1'10" dal suo ingresso tocca il primo pallone e lo scaraventa in rete.

Ufficiale, Koulibaly e David López non sono i 'pacchi' che qualcuno credeva ad inizio stagione. Non saranno i 'top-player' auspicati, ma non sono giocatori da prima categoria. Altrochè! 

Vittoria, la quarta consecutiva, che non riesce al Napoli. Per tornare a -6 dalla Juventus e dare ancora più fiducia alla squadra e alla rosa.

Zzz, come il sonno che colpisce tutti quelli che vedono Inter-Napoli fino al 78'. Poi succede di tutto.

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