Pelillo... nell'uovo - Insigne indovina la battuta, ma il teatro è vuoto...

16.09.2018
15:30
Redazione

Ci pensa Insigne a togliere le castagne dal fuoco. Il Napoli, pur meritatamente, vince di misura, lasciando alle spalle le scorie della cocente sconfitta di Genova.

Ci pensa Insigne a togliere le castagne dal fuoco. Il Napoli, pur meritatamente, vince di misura, lasciando alle spalle le scorie della cocente sconfitta di Genova. Il fantasista, a dieci minuti dalla fine, ha risolto positivamente un assist delizioso di Milik, che materializza al massimo l'unica giocata che gli riesce. In realtà, Lorenzo aveva sfiorato il gol già in tre occasioni. La nuova posizione, da seconda punta nel 4-4-2, ha permesso a Insigne di avere meno compiti difensivi e muoversi su tutto il fronte offensivo. Una soluzione positiva per un Napoli che non ha ancora trovato, però, la quadratura definitiva. Nel gioco che man mano va cambiando rispetto al passato, fa fatica il piccolo Mertens da prima punta. Il peso dell'assenza di un centravanti naturale si è sentito nel primo tempo, quando fin troppe palle alte sono arrivate nell'area della Viola, che ha concesso non poco, nonostante l'atteggiamento decisamente attendista dettato da Pioli. La vittoria non nasconde ancora qualche incertezza di Mario Rui, l'interrogativo del portiere e l'equilibrio del centrocampo che, fino ad ora, viene sostenuto da un superlativo Allan. Ma il fastidio maggiore arriva dal San Paolo vuoto. La politica dei prezzi alti ha prodotto spazi vacanti. Il Napoli vince in campo e perde sugli spalti. Uno spettacolo non ha motivo di esistere se non c'è partecipazione. Il calcio virtuale serve solo ad arricchire a dismisura in pochi a discapito delle tasche di molti che si vedono scippare la condivisione, l'emozione della vita reale. Una politica di un club che crea spettacolo funziona non solo se quadrano i conti. Occorre riempire teatri, cinema, spalti per definirsi vincenti, altrimenti si finisce come un autore che vende dischi ma non fa il pieno ai concerti o un comico che sa fare battute esilaranti, ma non c'è nessuno che lo ascolta. Non ha senso, poi, paragonare un listino napoletano con quello di altre città perché ci sono altri redditi, altre storie, altre bacheche passate o recenti, che differenziano la partecipazione delle piazze. Il pubblico è il vero protagonista di uno spettacolo e gli attori sono solo dei mezzi in grado di scatenare le emozioni condivise della gente... Vedremo...

Fonte : Marcello Pelillo
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