Pelillo... nell'uovo - Limiti noti e una scelta paradossale...

12.04.2019
12:50
Redazione

La qualificazione è ancora aperta, ma serve un Napoli straordinario. A Londra i pronostici erano favorevoli ai padroni di casa. L' Arsenal è la classica squadra inglese che sul suo campo si lascia trascinare dal pubblico riuscendo ad imporre il ritmo alto alle gare. I numeri parlano di un andamento da primato all'Emirates, al pari del Liverpool. Il Napoli, dal canto suo, ha ripetuto la stessa gara timida e remissiva dell'Anfield, facendo anche peggio dal punto di vista individuale. Quando si è sotto la pressione dell'avversario emergono maggiormente i limiti dei singoli, ben individuati già in passato. Gli esterni bassi e Maksimovic non sono adatti a certi livelli calcistici. Quando l'asta si alza notevolmente emergono i limiti tecnici e fisici dei terzini e la poca reattività del centrale, che meglio aveva fatto in Europa da esterno basso bloccato. L'assenza di Albiol ha influito, ma era prevedibile visto l'andamento della retroguardia da quando l'esperto spagnolo è assente. Sugli esterni, resta da capire fino a che punto il generoso, ma impreciso, Rui avrebbe potuto fare meglio di un Ghoulam che non ha ancora ritrovato la reattività. Difficile prevedere l'esito di una scelta diversa in quest'ultimo caso. Tuttavia, le ingenuità del Napoli sono arrivate anche da altri singoli. Fabian ha commesso una leggerezza punita severamente anche dalla sorte con la deviazione di Koulibaly che ha spiazzato l'ottimo Meret. Ai regali difensivi vanno registrati gli errori sotto porta di Insigne e Zielinski  che avrebbero riaperto notevolmente i giochi. Un Napoli impaurito che, come in altre sfide su grandi campi internazionali, ha denotato l'assenza di calciatori di spessore sotto il profilo della  personalità e del carisma al punto da non approfittare nemmeno del calo dei padroni di casa della ripresa. 

Va registrata, tuttavia, oltre ai limiti strutturali della squadra, una scelta tecnica per certi versi paradossale in attacco. In Europa i gol in trasferta pesano di più, ma  il bomber della squadra è partito dalla panchina. Mertens era chiaramente a disagio in un ruolo di centravanti che non gli appartiene più perché quel Napoli, quel gioco, quelle trame che hanno permesso al belga di fare bene al centro dell'attacco, non esiste più. L'attacco dei "piccoletti", infatti, non era più una preferenza.  in casa azzurra. Il tecnico ha preferito rispolverare una "vecchia" soluzione per trovare la rapidità in contropiede ma la scelta è stata chiaramente poco fortunata e l'unico centravanti del Napoli è entrato soltanto al 65'. La qualificazione è molto difficile ma non impossibile dato l'andamento altalenante degli inglesi in trasferta. Serve il Napoli delle serate migliori, quelle che non si vedono da tempo. Gli eventuali recuperi di Albiol e Ghoulam aiutano a credere nell'impresa. Si parte dal San Paolo, che si spera sia pieno e caldo... Vedremo...

Fonte : di Marcello Pelillo
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