Pelillo... nell'uovo - Napoli, le due sorprese dell'attacco

28.09.2020
10:40
Redazione

Il Napoli dilaga al San Paolo. Arrivano sei gol a premiare le scelte di Gattuso di schierare tutte le bocche di fuoco. Il mister ha voluto osare con un Napoli altamente offensivo. Un 4-2-3-1 con Zielinski e Fabian al centro del campo e quattro punte. Un rischio che viene a volte ripagato quando si fa in fretta gol. E il vantaggio, così come il raddoppio, sono arrivati in apertura dei due tempi. Segnano un poco tutti tranne Osimhen. Sembra un dato poco confortante e invece non è così. Il nigeriano è un moto perpetuo, apre gli spazi ai compagni, non concede punti di riferimento alle difese avversarie, difende palla quando è necessario. Con lui in campo ci sono più occasioni che, per ora, i compagni riescono a sfruttare. Gattuso è consapevole, però, che l'uomo che vede meglio la porta rimane Mertens. Per questo motivo si ritrova a fare i conti con la coesistenza del belga e dell'ex Lille. Il Genoa, però, ha permesso al Napoli e a Gattuso di osare. Si sono arresi in fretta gli uomini di Maran. Sul 2-0 hanno gettato la spugna aprendo gli spazi ed un Napoli nettamente più forte.

La novità, però, non riguarda solo Osimhen. Lozano si sta finalmente calando nella realtà italiana. Gattuso ci ha lavorato, mentalmente e tatticamente. Ora raccoglie l'eredità importante di Callejon. Tiene il ritmo sempre alto e le difese in apprensione, che devono spesso ricorrere al fallo per fermarlo. Ha imparato pure il sacrificio anche se va migliorata l'efficacia dei suoi rientri. L'ex Psv deve crescere ancora sotto l'aspetto tattico e della "cattiveria". Va smaliziato ancora ma la strada intrapresa è quella giusta. Occorre meno esuberanza e più testa sia per il messicano che per Osimhen. Parma e Genoa, però, non sono stati ancora dei test eccessivamente probanti. Domenica è una prima prova importante. Si va a Torino, sponda bianconera, e Gattuso non potrà certamente schierare l'undici visto al San Paolo. Saranno necessari più muscoli a centrocampo. Mancherà quasi certamente Insigne e ciò non è una buona notizia. Il capitano si è ripreso il suo ruolo decisivo nella manovra azzurra da quando c'è Gattuso. Probabile vedere un centrocampista in più rispetto alla gara del San Paolo. I bianconeri non hanno perso la loro fame. A Roma si è vista una squadra fallosa e aggressiva ma anche più fragile in difesa, nonostante tutto. Sarà una bella sfida, si spera giusta sotto tutti gli aspetti. L'inizio, ancora una volta, non è stato confortante... Vedremo...

Fonte : Marcello Pelillo per CalcioNapoli24.it
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