Pelillo... nell'uovo - Napoli, per il secondo posto ne vedremo delle belle...

17.01.2017
10:30
Redazione

Il calendario ha sorriso ad un Napoli con le gambe un po' pesanti. Il lavoro atletico di fine e inizio anno si è fatto sentire in queste prime gare. Gli avversari di turno hanno permesso, comunque, agli azzurri di vincere. Sul filo di lana contro la Samp e dopo un primo tempo timido contro gli abruzzesi. In mezzo, la pedalata di coppa dove Tonelli, però, non ha segnato... Ora si ricomincia a fare sul serio. Sabato si va a Milano, da Montella e i suoi giovanotti di belle speranze. Ne mancheranno due, in realtà. Romagnoli e Locatelli saranno fermati dal giudice sportivo, ma Vincenzino ha le sue risorse e c'è poco da stare sereni. Il Napoli deve tornare a fare il Napoli. A Firenze, recentemente, ha già fallito l'appuntamento con l'ambizione. Il produttore ha provato a spingere ai microfoni, forte della quarta caduta bianconera. In realtà, Napoli si augura che lo faccia nei luoghi giusti, a tu per tu con la squadra, a partire da questa settimana. Se vuole, le qualità non gli mancano. L'occasione è propizia per cancellare i giorni in cui l'allenatore è rimasto da solo a combattere con la stampa di corte... Il mister ne è uscito alla grande, nonostante la grana centravanti. Si è inventato un nuovo ruolo per Mertens, che nel tempo ha saputo interpretare. Il Napoli va in gol anche senza un ariete perché il gioco lo consente. Senza un centravanti sarebbe stata dura con il calcio pane e salame, tanto amato da una buona parte della critica della Prima Repubblica. Tuttavia, il centravanti di peso occorre in campo. I numeri non devono ingannare troppo. Le gare non riescono sempre allo stesso modo e le dinamiche tattiche possono richiedere l'ariete anche agli azzurri. Contro la Samp, ad esempio, si avvertiva in maniera palese l'assenza del centravanti di ruolo. Pavoletti può essere l'uomo giusto, all'occorrenza, ma senza grosse ambizioni. Ci si aggrappa un po' a Mertens, un po' al ritorno di Milik, mentre le altre fanno gli stessi punti e ci attendono tra le mura amiche.  Da qui alla fine si va due volte a Milano e altrettante a Roma. Il percorso è già arduo per il secondo posto e se si scelgono ancora operazioni simili a quelle dello scorso inverno, diventa difficile aspettarsi delle belle anche in quel senso... Vedremo...

Fonte : di Marcello Pelillo
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