Pelillo... nell'uovo - Tra i resti di Roma e i nuovi dubbi di Carlo...

01.04.2019
10:40
Redazione

Vincere all'Olimpico, in casa della Roma, ha sempre un sapore gradevole per la piazza partenopea. Una rivalità antica, altalenante, macchiata negli ultimi anni, ma sempre viva. E il Napoli ha dominato la "Rometta" di questo periodo, come se cambiare gli allenatori fosse sempre la soluzione a tutto. Gli azzurri hanno dilagato nel secondo tempo, ma gli spifferi dicono che sia stato necessario e incisivo l'intervento di Ancelotti durante l'intervallo. La prima frazione, infatti, ha mostrato qualche pecca già vista e poco ammirata. Il Napoli ha indovinato l'approccio ed ha trovato subito un gran gol con Milik, servito di fino dal redivivo Verdi. Gli azzurri, però, avrebbero potuto chiuderla subito, ma i tre contropiede sprecati sono sembrati troppi per non essere puniti. Nei minuti finali della prima frazione è arrivata, puntualmente, la beffa. Un rigore nato dalla compartecipazione di Maksimovic e Mario Rui.  Distrazione per il portoghese, poca inclinazione ad accorciare da parte dell'ex Toro, una lacuna, quest'ultima, che torna, di tanto in tanto, e che non gli permette il grande salto.

Ancelotti ha saputo riprendere il Napoli che domina, spreca, e chiude un pezzo di gara in parità. Un atteggiamento che va modificato in vista delle notti europee e per il futuro. Il Napoli della ripresa è quello giusto, quello che serve per compiere l'impresa in coppa, che fa sognare. La doppia sfida all'Arsenal si avvicina e il poker servito ai giallorossi fa morale, aumenta l'autostima, ma non deve ingannare. La Roma è in seria difficoltà in questo momento e non è un test probante in vista dell'Emirates. È importante il nome dell'avversario, ma non è tutto. Ancelotti può tuttavia contare in una squadra in condizioni atletiche buone e su alcuni singoli che durante l'anno non hanno potuto dare il loro contributo. Verdi e Younes crescono e mettono in mostra le loro qualità, nonostante si adattino a giocare sulla linea di centrocampo. In attacco la competizione aumenta in vista delle sfide europee. Verdi mostra tecnica e carattere, Younes dalla sua ha più esperienza, anche internazionale. Più si avvicina la sfida di Londra e più aumentano i dubbi in attacco per Carlo Ancelotti. Insigne intanto corre. Tra lui e l'Emirates problemi muscolari e una concorrenza che si fa fitta e interessante. Dubbi per Carlo ma anche certezze. Milik ha ormai trovato continuità con il gol. L'attaccante sente il momento buono, si percepisce anche quando tenta giocate che non fanno parte del bagaglio quotidiano. Callejon è stato ben gestito e si presenta in forma nel momento cruciale così come Fabian e quel gigante onnipresente di Koulibaly che fa diventare piccoli tutti. Allan, invece, conferma di vivere un momento di leggera flessione ma ne sta uscendo. Il brasiliano merita un turno di riposo in vista di Londra ma a centrocampo bisogna inventarsi qualcosa tra Empoli e il Genoa... Vedremo...

Fonte : Marcello Pelillo per CalcioNapoli24.it
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