Pelillo... nell'uovo - Vacanze toscane e l'alternativa che manca...

04.04.2019
12:50
Redazione

Il Napoli stacca la spina ad Empoli. Partita senza mordente, senza coesione tattica. Un Napoli poco squadra, dove ognuno sembrava giocare per conto suo. La lunghezza tra i reparti è stato il vero buco nero della serata. La difesa non accorciava ed esponeva, in tal modo, la squadra al contropiede del volenteroso gruppo di Andreazzoli versione seconda. Sono venute meno le colonne della squadra. Koulibaly e Allan, capita anche a loro di prendersi una giornata. I due si sono preoccupati poco di tenere gli spazi tra i reparti. Vacanze toscane, ma non solo. Il brasiliano, tra i due, è certamente l'elemento che già da qualche gara soffre un calo personale di condizione. Capita ogni anno ad Allan di soffrire in primavera dopo sei mesi di corsa estenuante e continua dietro avversari e palloni. Gli capita perché sin da subito inserisce il turbo e mantiene il ritmo per una ventina di gare almeno. Al Napoli, insomma, avrebbero dovuto aspettarsi la flessione del metronomo della squadra e invece accade che proprio nella sua posizione non esista l'alternativa. Ancelotti, non a caso, ha parlato di possibile esperimento Callejon in mediana che forse si vedrà domenica contro il Genoa. Quando si fanno figure come quelle viste ad Empoli, non è mai colpa di uno o due elementi. Le gare insufficienti di Koulibaly e Allan fanno scalpore ma non sono da meno, invece, coloro che fanno turnover e dovrebbero avere più fame. Malcuit e Ounas hanno deluso e mentre il primo si è giocato una possibilità in vista di Londra, il secondo era stranamente in campo al posto di Verdi. Il turnover di Ancelotti è molto gestionale, punta a non avere musi lunghi. Una linea che, se usata in maniera troppo razionale, finisce in certi casi per frenare situazioni favorevoli. Verdi, dopo la brillante prestazione di Roma, avrebbe meritato la continuità per un fattore psicologico. I calciatori d'attacco vivono anche di momenti di entusiasmo e l'allenatore ad un certo punto è costretto a scegliere. Una sorte, quella della panchina dopo il gol, che si è vista spesso al girone d'andata con Mertens e Milik. Un ping pong vinto alla lunga dal polacco anche per questioni tattiche. Intanto, la squadra si avvicina alla gara di Londra con una sconfitta recente nel bagagliaio che può creare insicurezze. Paure che vanno subito rimosse domenica contro il Genoa, a prescindere dal turnover... Vedremo...

Fonte : Marcello Pelillo
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