Pelillo...nell'uovo - Il Napoli sbanca Verona, ma le sorprese sono altre...

24.06.2020
11:20
Redazione

Il Verona non è affatto un avversario facile. Dopo la Lazio è stata la sorpresa del campionato. Al Bentegodi non perdeva da dicembre la squadra di un rinnovato Juric. Il Napoli è partito piano, come se volesse prendere le misure. Forse anche il caldo ha inciso su una prima frazione segnata dal ritmo blando. L'undici azzurro é riuscito comunque a passare, grazie a Milik che ha approfittato di una leggerezza del reparto veronese sugli sviluppi di un corner. Il colpo di testa dell'indisturbato centravanti si è insaccato nell'angolo. La ripresa è stata, invece, più combattuta. Il ritmo si è alzato, il sole è sparito e la gara è stata più viva. Il Napoli ha verticalizzato di più il gioco anche perché il brillante Insigne cercava la trequarti per suggerire spiragli ai compagni. Zielinski si è dato molto da fare in fase di costruzione e la coppia Koulibaly-Maksimovic ha confermato le certezze in difesa. Meno brillanti, invece, Di Lorenzo e Allan mentre Hysaj si è proposto tanto, ma le proiezioni offensive perdono ancora più qualità da parte sua se arrivano da sinistra.

La sorpresa dell'incontro arriva da Ghoulam, subentrato proprio all'albanese. L'algerino, almeno per lo scorcio a lui concesso, è tornato ad essere quel giocatore reattivo ben apprezzato da mezza Europa due anni fa. Non giocava dalla trasferta di Torino dello scorso autunno, una vita fa... A Napoli incrociano le dita sul suo recupero. Bisogna verificarne la continuità negli allenamenti prima di convincersi del suo definitivo ritorno. Intanto ci sarà spazio da qui alla fine. Si giocherà spesso e le scelte di Gattuso potranno variare in base all'evoluzione della classifica. Per il quarto posto occorre un'impresa del Napoli e una brusca frenata dell'Atalanta. Le prossime gare diranno già qualcosa in merito. Gli scenari possono cambiare in fretta per coloro che hanno bisogno di mettersi in mostra. Ieri è stata la volta di Ghoulam e Lozano, tornato anche al gol. Il messicano non ha mostrato le sue qualità quest'anno ma è stato anche un inserimento difficile nel gruppo. Lo spogliatoio è diventato una polveriera e lui era il prescelto di Ancelotti per sostituire Insigne. L'avvicendamento non è fortunatamente avvenuto e il resto è storia... Il costo del cartellino ha pesato ancor di più sulla sua esperienza partenopea. A quelle cifre i calciatori devono essere più pronti. Lozano, invece, è sembrato fin qui un giovane talento da svezzare, ben lontano da quel fastidioso (per i difensori) attaccante che stupì in Russia due anni fa.

Sul fronte mercato, ieri Gattuso si è fatto scappare una notizia. Involontariamente, ha confermato ai microfoni del concessionario tv di turno che sul futuro di Milik sono in ballo dei soldi, aggiungendo che lui non decide in queste cose perché i soldi non sono suoi. Il polacco batte cassa, ma va anche detto che non é strategico arrivare ad un anno dalla scadenza del contratto di un calciatore che ha mercato. Il potere contrattuale è tutto nelle mani di Milik, perché è consapevole che tra un anno la società può perderlo a parametro zero. Nella trattativa, insomma, è più forte Milik (e i suoi agenti) in questo momento. Il discorso (rinnovo o cessione) andava chiuso almeno un anno fa per non mettersi in una posizione debole in fase di trattativa. Il tempismo negli ultimi anni è un po' mancato in casa azzurra, specie sui rinnovi... Vedremo...

Fonte : di Marcello Pelillo
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