Lotito
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Clamoroso autogol di Lotito: la Lazio ha il mercato bloccato per una norma che lui stesso ha votato

29.06.2025
19:00
Redazione

Notizie calcio - Un buco da colmare pari a 115 milioni di euro. Claudio Lotito era perfettamente consapevole che la Lazio non avrebbe potuto fare acquisti sul mercato quando ha firmato l’accordo con Maurizio Sarri. La comunicazione ufficiale della Covisoc, che certificava la sanzione, porta la data del 26 maggio, un giorno caro ai tifosi biancocelesti perché rievoca la finale di Coppa Italia vinta contro la Roma. Quest’anno, però, quella data ha portato una notizia tutt’altro che piacevole: il blocco delle operazioni di mercato. La cosa sorprendente è che, questa volta, l’errore è da attribuire direttamente al presidente del club.

Come riportato da Repubblica, la ragione è ben nota: la società non ha rispettato il parametro dell’indice di liquidità, fissato a 0,80 per la stagione 2025/26. In pratica significa che le disponibilità a breve termine devono coprire almeno l’80% delle passività correnti. Nel caso della Lazio, invece, l’indice si è fermato a 0,26: ciò vuol dire che le risorse a breve termine coprono poco più di un quinto dei debiti in scadenza entro il 31 marzo 2026, cioè dodici mesi dopo la verifica. Complessivamente, la mancanza di liquidità ammonta a 115.864.447 euro, con un disavanzo di circa 100 milioni a cui si somma una penale del 15%. La Covisoc ha chiarito che la situazione è aggravata anche dal mancato rispetto di altri due parametri: il costo del lavoro allargato e l’indebitamento. Se almeno uno di questi fosse risultato positivo, la Lazio avrebbe potuto muoversi sul mercato, purché prima avesse ceduto un giocatore di valore superiore a quello in entrata. Invece così non è stato: l’unica via per evitare lo stop, entro il 31 agosto, è reperire liquidità fresca, non attraverso la vendita di calciatori ma tramite nuovi fondi.

La parte più clamorosa è però un’altra: questa regola, approvata nel Consiglio federale del 20 dicembre 2023, è stata votata anche da Lotito stesso. Ora, però, il patron biancoceleste la contesta e ne chiede l’annullamento. All’epoca, la decisione era stata approvata all’unanimità, con Lotito presente tra i votanti. Oggi, invece, non solo prende le distanze dalla norma, ma vorrebbe pure non esserne vincolato. Dal prossimo gennaio, infatti, la FIGC adotterà un altro criterio: un unico indicatore sul costo del lavoro allargato – lo stesso usato dalle competizioni UEFA – dove la Lazio risulta sempre fuori dai limiti ma in modo meno grave. Lotito sostiene che dal 1° luglio bisognerebbe tener conto di quest’ultimo parametro, visto che sarà quello su cui si baserà il monitoraggio del 30 settembre. Tuttavia, le regole federali sono chiare: è l’indice di liquidità verificato a marzo a stabilire se ci sono restrizioni sul mercato estivo. Non solo: già tre club hanno provveduto a iniettare capitali freschi nei propri bilanci per evitare penalizzazioni.

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