Gianluca Rocchi
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L'arbitro Rocchi: "Ero scettico sul VAR, pensavo mettesse in dubbio la mia leadership. Si è dimostrato uno strumento utile per avere un risultato più giusto"

13.08.2020
20:00
Redazione

Serie A, l'intervista dell'arbitro Gianluca Rocchi

Notizie Serie A. L'arbitro Gianluca Rocchi ha diretto la sua ultima partita, il match tra Juventus e Roma dell’ultimo turno di campionato. L’arbitro 47enne della sezione di Firenze ha deciso di appendere il fischietto al chiodo dopo 17 anni di Serie A, risultando secondo al solo Concetto Lo Bello (328) per numero di presenze totali nel massimo campionato italiano (si è fermato a quota 263). Ecco quanto dichiarato da Rocchi nel corso di un'intervista a Sky Sport

“All’inizio ero scettico sul Var – esordisce Rocchi –: essendo un arbitro vecchia maniera, abituato a decidere da solo, ho vissuto la tecnologia come una novità che poteva mettere in discussione la mia leadership e il mio modo di essere. In realtà poi il Var si è rivelato uno strumento che mi ha fatto dormire notti migliori perché, venendo via dagli stadi, ti lascia il pensiero che ci sia una maggiore possibilità di avere un risultato giusto e corretto”.

L’ormai ex direttore di gara ha parlato anche della ripresa del calcio in Italia post Covid: “Va fatto un plauso al presidente Gravina, alla Figc, ma anche agli arbitri che fanno parte del sistema, per la tenacia avuta nel portare in fondo questo campionato sin dal primo momento, quando anche io personalmente avevo dubbi perché eravamo chiusi in casa e sentivamo notizie drammatiche tutti i giorni. Un bell’esempio del fatto che i risultati arrivano quando si porta una cosa in fondo”.

E sui match a porte chiuse ha aggiunto“Confesso che nella prima partita mi trovavo quasi a cercare di dare una pacca sulle spalle di qualche giocatore per trovare un contatto perché mi sentivo solo”.

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