Serie A, è guerra per i Diritti Tv! De Laurentiis dice 'no' ai fondi e si schiera con Lotito e Barone
De Laurentiis alza il muro: scontro in Serie A per l'assegnazione dei nuovi diritti televisivi, in ballo 2 miliardi di euro
Serie A, si prospetta una vera e propria guerra tra i presidenti della Lega Calcio. Questa mattina il quotidiano La Repubblica descrive nei dettagli la situazione che si è venuta a creare nel campionato di calcio italiano, alla soglia di un nuovo scontro politico legato alla gestione dei diritti televisivi.
Serie A, nuova guerra per i diritti Tv
Com'è risaputo, i diritti Tv rappresentano la stragrande maggioranza dei ricavi in Serie A. Al momento, l'accordo con DAZN è in vigore dal 2021 al 2024, per un totale di 927 milioni di euro. I club italiani, però, stanno già ragionando sul futuro, cioè quando nel 2024 scadrà l'accordo attuale.
Il timore è di non riuscire più a strappare un accordo ugualmente vantaggioso, ragion per cui la Serie A starebbe pensando di creare un canale ufficiale della Lega Serie A, rinunciando ai soldi delle emittenti televisive e puntando ad offrire direttamente il servizio ai telespettatori.
Per farlo, però, servono investitori. Ed è qui che entrano in gioco Carlyle e Searchlight Capital, due fondi di investimento statunitensi che sarebbe pronti a fare da partner in questa nuova impresa mettendo sul piatto circa 2 miliardi di euro. Una delegazione di presidenti di Serie A ascolterà le proposte economiche, ma ci sono già alcuni presidenti contrari all'iniziativa. Tra questi anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che si è schierato nel fronte del "No".
De Laurentiis è contrario
Perché De Laurentiis e altri presidenti sono contrari? Ad opporsi, oltre al presidente del Napoli, anche Joe Barone della Fiorentina e Claudio Lotito della Lazio. Perché? Repubblica spiega: "Chi investe vuole almeno il potere di nominare un amministratore in Lega, seppur da una rosa di nomi fornita dai club. Per molti presidenti del calcio italiano questo vuol dire perdere potere".
Dunque, da De Laurentiis è arrivato un secco 'No' ai fondi di investimento. La Lega Serie A è pronta a spaccarsi di nuovo.