Massimiliano Gallo
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Il monologo di Massimiliano Gallo: "Napoli non è una città, è un sentimento! È in tutto il mondo e tutto il mondo è a Napoli"

06.06.2023
03:30
Redazione

Il monologo dell'attore Massimiliano Gallo per la festa scudetto del Napoli

Ultime notizie. L'attore napoletano Massimiliano Gallo è stato ospite ieri sera della festa scudetto del Napoli allo stadio Maradona.

Ecco il monologo recitato da Massimiliano Gallo di fronte ai 55mila spettatori presenti ieri a Fuorigrotta:

"Napoli è una cità di confine, dalle approssimatve coordinate geografiche: è al centro del Mediterraneo, soto e sopra un vulcano, accanto alle porte dell’Ade, poco prima del Paradiso. Quello che altrove è ‘la fine del mondo’ a Napoli è a fine d‘o munno stupore, meraviglia, compiacimento, esaltazione. Perché la fine a Napoli coincide sempre con l’inizio.

Napoli è come Marte. È semplicemente diversa, tut se ne accorgono. Chi arriva in cità si accorge subito di non trovarsi in un posto paragonabile ad altri. È un altro mondo che segue altre regole. ‘Meglio’ o ‘peggio’ sono due vocaboli senza significato, in questo caso. A Napoli esiste solo il superlatvo.

Napoli può sembrare una cità qualunque: caos, inquinamento, violenza metropolitana. Ma ha una sua ‘specialità’, qualcosa che la fa vibrare: le emozioni, quando meno te lo aspet, t inchiodano e non puoi più andare via. Chi sopravvive a Napoli, sopravvive alla sua capacità di turbare e sa che quello che vive, quando l’atraversa, non lo proverà mai più altrove.

I Napoletani si bagnano, non poco, ma restano impermeabili agli accident. Possono piovere palle di fuoco, eppure non si scansano, anzi stoicamente restano al loro posto con ateggiamento fatalista. Secoli di dominazione hanno ‘fortficato’ questa convinzione e consentto contnue contaminazioni culturali. I Napoletani sono permeabili alle differenze, le inglobano e le trasformano, ma sono impermeabili alla consapevolezza.

Non importa che sia un incontro casuale o l’avvio di un’amicizia che durerà per la vita, sempre il Napoletano ‘dà confidenza’. E’ un bisogno interiore che si esprime in una capacità di relazionarsi con qualsiasi persona o situazione senza preconcet. E’ una generosa attudine a mostrasi disponibile alle contaminazioni, ad aprirsi allo scambio e al dono. È la sua inconsapevole e unica possibilità di sopravvivenza.

Chi sopravvive a Napoli, sopravvive alla sua capacità di turbare e sa che quello che vive, quando l’atraversa, non lo proverà mai più altrove. 

Napoli non è una città, è un sentimento. E i sentimenti non hanno confini. Napoli è in tutto il mondo e tutto il mondo è a Napoli.

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