Agostini su Cruz: "Il suo mancino l'ho visto solo a Branco. Se a Napoli non fosse arrivato Boskov saremmo retrocessi"

25.04.2020
19:00
Fabio Cannavo

Agostini parla a CalcioNapoli24 di Cruz

Notizie calcio Napoli - Massimo Agostini, ex attaccante di Cesena e Napoli, ha rilasciato una lunga intervista esclusiva a CalcioNapoli24.it. Eccone uno stralcio:

Che ricordi di Boskov? “Per come si mise il primo anno...fu la nostra salvezza. Ci proteggeva sempre e poi ci diede una mentalità diversa e vincente. Se non fosse arrivato lui saremmo andati in Serie B. Era uno che non ti faceva lavorare molto in allenamento, ma quando andavi in campo ti dava le giuste indicazioni. Gli piaceva lavorare molto col pallone, anche gli esercizi fisici li facevamo col pallone”. 

Andrè Cruz invece? “Forte. Un mancino così l'ho visto solo a Branco. Era un giocatore forte fisicamente, in alcune situazioni era anche molto cattivo. Aveva un sinistro eccezionale, poi capiva bene le situazioni di gioco, faceva sempre interventi puliti. Fuori dal campo era uno molto chiuso, lo vedevamo poco”. 

Che zona frequentavi? “Ero spesso tra Posillipo, Marechiaro e Mergellina. Il lunedì si andava a fare un giro in costiera amalfitana tra Positano e Praiano.  Mi vedevo molto con Bordin, Pari, Policano e Buso”. 

Tanti calciatori dicono che Roberto Fabian Ayala è stato tra i più duri difensori. Anche in allenamento lo era? “Era il suo modo di giocare, arrivò a Napoli che aveva ventidue anni. S'è affacciato in quegli anni in nazionale A, fece talmente bene a Napoli che l'allenatore della nazionale lo chiamò. Era deciso, arcigno, bravo nell'anticipo. Da fermo saltava quasi un metro e mezzo. Però non aveva paura di niente, mi sembrava di vedere Montero”. 

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