Baldini ricorda Boskov: "A San Siro mi disse ehy, ragazzino, oggi vuoi marcare Weah??

27.04.2020
18:30
Fabio Cannavo

Baldini a CalcioNapoli24 su Boskov

Notizie calcio Napoli - Francesco Baldini, ex allenatore del Trapani ed ex capitano del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a CalcioNapoli24.it. Eccone uno stralcio:

Però, forse, se non fossi tornato a Lucca l’anno dopo, probabilmente non sarebbe arrivata la chiamata del Napoli. “Rimasi sotto contratto con la Juventus per tre anni. Era la Juve di Moggi che aveva un buon rapporto col Napoli. Mi chiamò Moggi e mi disse che avrebbero voluto vincere lo scudetto, che sarebbe arrivato Lippi in panchina e che per me ci sarebbe stato poco spazio. Così decisi di tornare a Lucca, in prestito, e disputai trentadue presenze. A fine stagione, ero a casa dei miei, dormivo, e mia madre mi venne a svegliare dicendomi ‘C’è un certo Pavarese al telefono’. Era il direttore sportivo del Napoli che mi chiamò dicendomi che ci sarebbe stata la possibilità di andare in azzurro. Ricordo che mi misi in macchina ed andai a Milano a firmare. Sapevo che il Napoli vendette Cannavaro al Parma e volevo provare a ritagliarmi un ruolo importante”. 

E’ l’anniversario della morta di Vujadin Boskov. Che ricordo hai del tuo primo allenatore a Napoli? “Quando c’era lui lo spogliatoio era composto da uomini veri tra Bordin, Pari, Cruz, Buso, Agostini. Facemmo un campionato importante, io sarei dovuto essere la comparsa, ma il mister mi diede fiducia. Andammo a giocare a San Siro, era la mia prima volta in quello stadio. Entrammo due ore prima a controllare il terreno di gioco, mi si avvicinò Boskov e mi disse ‘Ehy, tu, ragazzino. Oggi vuoi marcare Weah?’. Era il Weah del Pallone d’Oro, per capirci. Io gli dissi subito di sì e giocai una gran partita che finì 0 a 0”.  

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