Baldini sui tifosi del Napoli: "Non mi hanno perdonato quella gara con la Reggina al San Paolo. L'anno dopo segnai, esultai sotto la Curva e mi massacrarono"

27.04.2020
20:30
Fabio Cannavo

Francesco Baldini, ex allenatore del Trapani ed ex capitano del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a CalcioNapoli24.it. Eccone uno stralcio:

E così andasti via…”Dopo quella retrocessione iniziai ad avere dei problemi con qualche compagno di squadra, l’atteggiamento non era di chi voleva dare il massimo. Io e Pecchia trascinavamo la squadra, ma c’era qualcuno che non ce la metteva tutta. Si tratta di grandi giocatori con vissuti in grandi squadre. Avevo ancora la pubalgia, dovevo curarmi, ma il neo allenatore, De Canio, pensò che io fossi un rivoltoso. Non partì per il ritiro, poi ci andai e mi ritrovai senza fascia di capitano. La Reggina mi cercava con insistenza ed io accettai. Infatti giocammo al San Paolo la gara che ci portò in A, proprio contro il mio Napoli. Mio perché io ero ancora sotto contratto con gli azzurri. Quel Napoli-Reggina finì 1 a 1 ed io feci una partita incredibile. A fine match andai anche a festeggiare sotto il settore ospiti perché, secondo me, non festeggiare coi propri tifosi è una mancanza di rispetto. Questa cosa dai napoletani non mi fu mai perdonata”. 


Però poi tornasti nel 2002. Come mai? “Perché avevo il contratto col Napoli. Colomba lasciò Reggio Calabria proprio per andare al Napoli e per riportarlo in A. Così pensai, ora torno anche io e torniamo di nuovo in A. Giocai la prima gara dell’anno e segnai al San Paolo. Così andai ad esultare sotto la curva dei napoletani, ma mi massacrarono. Non dimenticarono il passato”. 

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