C'è bisogno di un ritiro per mostrare orgoglio?

28.04.2024
21:25
Riccardo Catapano

Notizie Napoli calcio. Finisce 2-2 la gara tra Napoli e Roma, un'altalena di emozioni che ha visto gli azzurri ribaltare l'iniziale svantaggio per poi essere beffati nel finale dal gol di Abraham. Una partita che può rappresentare lo specchio della tormentata stagione partenopea: ogni qual volta c'è stato uno spiraglio di speranza a fare capolino, immediatamente veniva oscurato da un avvenimento negativo.

Tornando alla partita, abbiamo sicuramente visto un Napoli diverso: più voglioso, aggressivo e sicuramente propositivo (come testimoniano i 18 titri totali ed i 9 nello specchio). Le solite lacune difensive hanno però fatto venir meno una vittoria che sul campo sarebbe stata più che meritata. Al netto di errori (individuali e di squadra), l'analisi può e deve concentrarsi sull'atteggiamento mostrato dai partenopei: una squadra totalmente diversa rispetto a quella "clinicamente morta" che ha fatto accapponare la pelle ad Empoli

Di mezzo c'è stata la tirata d'orecchie di Calzona e soprattutto il ritiro imposto da De Laurentiis. Ed allora la domanda sorge spontanea: a prescindere dagli obiettivi, serve davvero la "punizione" per far tirare fuori l'orgoglio a questa squadra? Parlarsi serve, anche confrontarsi duramente, ma una squadra che ha dimostrato di saper vincere non può e non deve arrivare a tanto: la voglia di lottare, in un agonista di professione, dovrebbe essere innata e non indotta. A prescindere dai risultati che raccogli, è l'atteggiamento che mostri in campo a qualificarti: e questo non può arrivare solo quando sei messo con le spalle al muro. 

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